Si ricomincia da Milano. Toccherà proprio al capoluogo lombardo ospitare, il 25 e 26 aprile, la tappa desordio del Qashqai Urban Challenge 2008, il torneo europeo di urban free riding in mountain bike sponsorizzato da Nissan nellambito del programma Sport Adventure, con il quale il marchio giapponese supporta da tempo le discipline sportive più dinamiche ed «estreme».
Lanno scorso, alla sua prima edizione, levento aveva saputo attirare decine di migliaia di spettatori e calamitare lattenzione dei maggiori media internazionali. Merito dellalto tasso di spettacolarità di questo sport, evoluzione delle tradizionali gare di mountain bike, che spostano così il loro campo dazione dagli sterrati di campagna allasfalto delle piazze metropolitane.
Una disciplina allinsegna dell«avventura urbana», quindi, nella quale Nissan ha riconosciuto lo stesso spirito del Qashqai: il crossover compatto nato per superare le tante sfide quotidiane della guida cittadina, che in un solo anno ha venduto sui mercati del Vecchio continente oltre 170mila unità.
E così, mentre cresce lattesa per la nuova versione a sette porte, disponibile da ottobre, il Qashqai riprende a girare lEuropa fianco a fianco con i più spericolati acrobati del pedale, in un tour che già promette scintille. Rispetto alledizione 2007, non cambiano gli ingredienti di base: cinque appuntamenti in altrettante metropoli europee (dopo Milano sarà la volta di Madrid, Monaco di Baviera, Parigi e Londra), 25 tra i migliori rider del mondo e un montepremi tra i più alti nella storia della mountain bike: 250mila dollari.
Qualche novità, invece, nel format dellevento, che nelle prime due tappe si configura come un «open series», cioè una gara aperta anche agli atleti che non partecipano allintero challenge: una soluzione voluta da Nissan, unico marchio non sportivo a sostenere oggi lurban free riding, per dare al maggior numero possibile di biker la possibilità di esibirsi con i fuoriclasse più affermati. Nelle intenzioni dei promotori, tra laltro, il torneo di questanno è destinato a segnare nuovi standard nellevoluzione della disciplina: «Utilizzeremo molta più terra sui circuiti - spiega Tarek Rasouli, ex biker e ora organizzatore - in modo tale che gli atleti possano ottenere risultati migliori».
Le gare, insomma, si annunciano entusiasmati.
Ecco spiegata la scelta, per la due giorni milanese, di una location particolarmente ampia: lappuntamento è al Parco Sempione.