L'Inter non era la prima scelta. Josè Mourinho lo ha candidamente confessato al giornale francese L'Equipe. Prima dell'Inter e di Moratti c'era la nazionale inglese. Ed anche Capello, evidentemente, non era la prima scelta per gli inglesi. Nel 2007, prima di rivolgersi a Don Fabio, la Federcalcio inglese aveva pensato a Mourinho per la panchina dei Tre Leoni. È lo stesso tecnico portoghese ha rivelato di essere stato vicinissimo alla firma. La tentazione di allenare l'Inghilterra risale all'autunno di quell'anno, quando la Fa aveva dato il benservito a Steve McClaren e Mourinho era reduce dalla rottura con il Chelsea.
«Sono stato a poche ore dall'accordo - ha raccontato l'attuale allenatore del Real Madrid -. Stavo per firmare, ma all'ultimo minuto ho pensato: se divento commissario tecnico, avrò la squadra solo una volta al mese e il resto del tempo lo dovrò trascorrere in ufficio o a guardare partite di altri. E poi avrei dovuto attendere l'estate per disputare o l'Europeo o il Mondiale. Non faceva per me in quel momento, così ho preferito non accettare e aspettare la giusta offerta che sapesse motivarmi. Ed è arrivata con l'Inter».
Buon per i nerazzurri, chissà come sarebbe andata altrimenti? Ma fortunato(non è una novità) anche Mou che ha trovato il suo filone d'oro professionale a Milano. Mourinho ha anche ricordato i mesi successivi al suo addio allo Stamford Bridge, il periodo più nero del suo recente passato tale era la nostalgia per il calcio. «Quando ho lasciato il Chelsea il primo mese è stato fantastico. Sono andato in Africa, poi in Giappone. Ho fatto cose che non avevo mai potuto fare prima. Anche il secondo mese è stato bello, ma il terzo è diventato presto orribile, terribile».
Prima di firmare per l'Inter Mourinho aveva ricevuto un'offerta anche dal Paris Saint-Germain, rifiutata per i dubbi sul livello del campionato francese.
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