Mourinho «Amo l’Inter ma con l’Italia non c’è feeling»

Che il feeling tra Mourinho e l’Italia non fosse mai scattato si sapeva da tempo, ora il portoghese l’ha voluto mettere, addirittura, nero su bianco. Intervistato dal quotidiano portoghese Publico, Mourinho puntualizza: «Amore finito per l’Italia? Come può finire se non c’è mai stato? Ma mi piace lavorare qui, mi piacciono gli interisti e mi piacciono le cose difficili». Scontata quindi una battuta sull’aggressione al giornalista del Corriere dello Sport e sul difficile rapporto con la stampa: «Ho già ammesso di aver sbagliato ma a prescindere da questo la ritenevo una cosa semplice, da risolvere facilmente tra due uomini. Non sono triste come dicono, non mi sento sotto accusa e non vedo nemici ovunque. Il mio comportamento ha un solo fine: la difesa degli interessi del mio club, senza preoccuparmi dei riflessi che questo ha sulla mia immagine». Secondo Mourinho il fatto di essere di fatto l’unico allenatore straniero in Italia lo penalizza: «Le mie quattro espulsioni? Io vedo nelle panchine accanto alle mie comportamenti che non sono affatto paragonabili ai miei. Sono l’unico straniero, perché Leonardo è più italiano che brasiliano. È una vita difficile...».

Il tecnico parla anche delle emozioni che ci saranno quando affronterà il Chelsea. «Tornerò a Stamford Bridge prima di quella partita per vedere una gara e, soprattutto, perché non voglio tornare per la prima volta in quello stadio per giocare. Quel giorno devo essere freddo».

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