Mourinho Coccola il bomber per telefono ma non vuol parlare di tattica: «Soliti italiani...»

Milano. Adriano ringrazia il suo angelo custode. «Mourinho mi chiama sempre anche a casa, vuol sapere tutto di me, come sto, cosa faccio, se mi riposo?». Sapendo di qual piede va zoppo il brasiliano, il tecnico lo marca stretto. Un solo gol, ma Mourinho ieri era contento. «Abbiamo segnato un solo gol, ma creato tanto. Sono soddisfatto. I problemi non sono in attacco, ma a centrocampo dopo ci sono infortunati. L’ultimo, Cambiasso, è la logica conseguenza del troppo giocare». Più seccato, invece, per le domande sulla tattica. «Voi italiani pensate solo a quella.Sono stufo di rispondere. Per me conta la testa, non la tattica». Sbuffo e via.
Li aveva chiamati a raccolta, dal suo sito.

«Vi aspetto numerosi», aveva detto José Mourinho dalle colonne del proprio sito web, ma ieri gli aficionados nerazzurri devono essersi mimetizzati. Lo stadio era mezzo vuoto. Anche la curva Nord, da sempre casa e nucleo di chi il cuore ce l’ha a tinte nerazzurre, poche volte è stata vista così piena di buchi. In proporzione c’erano più tifosi dell’Anorthosis.

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