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Mourinho? Un mitico sbruffone

Per i tabloid inglesi il 45enne portoghese José Mourinho, da due stagioni allenatore del Chelsea, è un benefattore con le sue dichiarazioni spocchiose, provocatorie, paradossali. Altro che affabulatore. A mezzogiorno si era detto convinto di poter conquistare il titolo già a Natale: «Pensate che stia esagerando? Ci servono altre 9 vittorie, così saremo a 18, e sapete cosa significa? Che saremo campioni con un certo anticipo». A pomeriggio inoltrato il suo Chelsea ha perso i primi punti del campionato pareggiando per 1-1 a Liverpool con l’Everton ultimo in classifica. Probabilmente rimanderà l’appuntamento a Capodanno: in fondo vanta sulle seconde 9 lunghezze di vantaggio. Di solito, però, Mourinho ci prende. Nella stagione scorsa aveva previsto il giorno in cui avrebbe portato il Chelsea a vincere la Premier league dopo un’astinenza lunga mezzo secolo. All’inizio di questo campionato ha invitato gli altri club a rinforzarsi: «Altrimenti non ci sarà storia con la mia squadra». Nella pubblicità che fa per una carta di credito, appare come un Fantozzi alla rovescia che prevede la nuvoletta invece di rimanerne vittima. Se in una giornata di sole esce di casa con impermeabile e ombrello, state sicuri che prima o poi pioverà. A proposito di impermeabile. Il museo della moda di Lisbona ha esposto una replica di quello originale, modello Armani, acquistato dalla moglie a 1.750 euro e venduto ad un’asta di beneficenza per 32.500: si tratta di una scultura in metallo, realizzata dallo scultore José Coelho con questa motivazione: «Mourinho è un mito. E il suo soprabito è diventato il simbolo del successo». Capito?
Per quelli che hanno fatto la storia del pallone non ha alcun riguardo. Sentite cosa ha detto a Ferguson: «Sono d’accordo con lui che i soldi da soli non bastano a vincere partite, campionati e coppe. Lui lo sa bene. Qualche mese fa il Porto ha eliminato il Manchester Utd. nonostante un budget inferiore del 90%. Ferguson ha ragione in pieno». E a Cruyff: «Questo signore non può insegnarmi niente perché non ho nulla da imparare da lui, tanto meno a perdere. Dal 1996 Cruyff sa solo giocare a golf... Se vuole insegnarmi qualcosa, torni a rischiare nel calcio». Se ancora non avete capito chi è Mourinho (Coppa Uefa, Champions League, due scudetti e una Coppa del Portogallo con il Porto; una Premier League al debutto con il Chelsea) leggete cosa ha affermato nella prima conferenza stampa in Inghilterra: «Al Porto, c'era Dio.

E, dopo di lui, c'ero io».

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