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Mourinho: "Il Real va? Non sono Harry Potter"

Mou si difende dalle critiche dopo il debutto delusione e dice: " La magia non esiste nella realtà, la magia è finzione e io vivo nel calcio, che è reale. A Oporto ho vinto 4 titoli. Nell’Inter, ho vinto 2 titoli il primo anno e altri 3 nel secondo".

Mourinho: "Il Real va? Non sono Harry Potter"

Madrid - "Sono un allenatore, non sono Harry Potter. La magia non esiste nella realtà, la magia è finzione e io vivo nel calcio, che è reale". Josè Mourinho rifiuta i processi e dice di non possedere la bacchetta magica. Già, perché il Real Madrid ha debuttato il campionato con un deludente 0-0 sul campo del Mallorca e lo Special One è finito nel mirino della critica. Il tecnico portoghese non incassa: in una lunga intervista al quotidiano As, risponde per le rime.

"Sono al Real da un paio di mesi, avremo fatto una quarantina di allenamenti. Sapete quanti ne abbiamo fatti con tutto il gruppo, compresi i nuovi acquisti? Nemmeno 10. Ripeto: nemmeno 10", dice. "Ci manca molto, molto e molto. Per me, la soluzione più facile sarebbe stata quella di non cambiare nulla. Avrei potuto giocare come faceva la squadra lo scorso anno, mantenendo gli stessi principi e la stessa struttura. Sarebbe stato più semplice all’inizio della stagione, ma alla lunga si sarebbe rivelato sbagliato", spiega l’ex allenatore dell’Inter. "Ma non è la direzione che voglio prendere», ribadisce. "Se avessi voluto vivere in un ambiente confortevole, in assoluta sicurezza, sarei rimasto all’Inter. Una squadra campione d’Europa, che ha vinto tutto in due anni e destinata a giocare il Mondiale per club e due Supercoppe, un’assicurazione per continuare a vincere", dice considerando semplice il compito del suo successore sulla panchina nerazzurra, Rafa Benitez.

"Io però ho preferito scegliere la via più complicata e sono venuto al Real Madrid, che deve ritrovare la stabilità di una volta. Se i titoli arrivano con Mourinho o con un altro, poi, è la stessa cosa. L’importante è che questo club trovi stabilità", osserva. "Chissà, magari manca anche per colpa vostra. Mi riferisco a stampa e tifosi»", dice passando al contrattacco.

Il mercato del Real Madrid è stato quasi 'normale'. Acquisti mirati, come quelli dei tedeschi Mesut Ozil e Sami Khedira e dell’argentino Angel Di Mario. I primi 2 volti nuovi, in realtà, sono finiti in panchina all’esordio in campionato. "La vita dei tedeschi non è semplice. Non parlano una parola di castigliano", spiega. Magari, sarebbe servito un altro attaccante. "Il mercato è chiuso. Quando abbiamo parlato di soldi con il club, ero completamente d’accordo: nemmeno un euro in più. Per questo, non posso essere critico nei confronti dei dirigenti. Sono accanto a loro su questa linea, giochiamo con i limiti che abbiamo e siamo tutti uniti. Non bisogna fare un dramma. A Oporto ho vinto 4 titoli.

Nell’Inter, ho vinto 2 titoli il primo anno e altri 3 nel secondo".

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