Sono intensi i controlli dei carabinieri nelle zone della movida per combattere il fenomeno del «binge drinking», il bere selvaggio molto diffuso tra i ragazzi. È di Ferragosto la notizia di una 16enne finita in coma etilico dopo una serata con gli amici sui Navigli a base di cocktail. La giovane è finita in ospedale in codice rosso e ha rischiato la vita.
Nella serata di venerdì invece i militari della compagnia di Porta Magenta hanno effettuato un servizio di controllo straordinario in borghese proprio nell'area dei Navigli. Si sono concentrati sugli esercizi pubblici e sui giovani. Fingendosi clienti, hanno osservato baristi e avventori. Al titolare di un locale di via Ascanio Sforza è stata comminata una sanzione amministrativa. È stato infatti sorpreso a vendere bevande alcoliche a un minorenne italiano. Il giovane, che è stato affidato ai genitori, ha meno di 18 anni ma più di 16. Se fosse stato più piccolo, l'esercente avrebbe avuto una denuncia penale. In tutto i carabinieri hanno controllato quattro locali. Nella stessa serata è stato arrestato un 45enne italiano, destinatario di un ordine di carcerazione. Altre tre persone sono state deferite in stato di libertà per violazione al codice della strada.
Le segnalazioni ai carabinieri di adolescenti che fanno abuso di alcol sono molte. Il monitoraggio riguarda in particolare proprio i minorenni. I militari possono denunciare o sanzionare chi vende alcolici ai giovanissimi e sono tenuti a riconsegnare i clienti minorenni ai genitori.
L'abuso di alcol è molto diffuso tra i ragazzi milanesi soprattutto nei fine settimana, spiegano le forze dell'ordine, e i controlli hanno l'obiettivo di arginare il fenomeno, facendo opera di prevenzione e rappresentando un deterrente.CBas
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