La movida è Cosa nostra: chiusi tre locali

Era Guglielmo Fidanzati, rampollo di una delle prime famiglie mafiose di Milano, a tenere in mano alcuni dei locali più importanti della Milano da bere: ieri la Guardia di finanza sequestra quote delle società che controllano le discoteche Schoking di piazza XXV Aprile, Luminol di viale Pasubio e Soleil dell’Idroscalo, tutte - secondo le indagini - controllate dai prestanomi del boss. Ma nel decreto di sequestro compaiono anche i nomi di altri locali e di altri personaggi, alcuni assai noti, venuti a contatto con gli uomini di Fidanzati.
Si fa il nome di Lele Mora, che sarebbe socio di Fidanzati nel Karma di via Fabio Massimo, e del teatro Smeraldo, socio per un periodo dei prestanome del clan. Fidanzati controllerebbe anche il Van Gogh all’Arco della Pace e il Sand a Città Studi.

In contatto con Fidanzati, che garantirebbe la protezione ai suoi locali, sarebbe Silvano Scalmana, gestore di molti night e socio di Rudy Citterio, già presidente del sindacato dei locali da ballo. E c’è il nome di «Sandokan» Lombardi, capo ultrà del Milan.

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