Cronache

Movida, il lago di Como batte la Riviera romagnola

L'indice di concentrazione dei locali destinati al divertimento rispetto al numero di abitanti under 30 riserva molte sorprese. Ecco tutte le classifiche

Numeri alla mano, la geografia della movida italiana riserva molte sorprese. Il lago vince sul mare in quantità di locali per giovani. È infatti Como la città in testa alla classifica, con 6,8 locali ogni cento under 30, poco più che a Milano (6,6). Al Sud domina il Salento con Lecce a quota 6 esercizi ogni cento giovani, mentre la Riviera romagnola con Rimini si ferma a 3,1.

I calcoli sono dell'Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. In totale sono oltre 300mila i locali dedicati all'intrattenimento, tra ristoranti, bar e discoteche adatti ai giovani. Milano gareggia con Roma per il primato nella movida notturna, con 118 discoteche contro 117. Nella classifica delle regioni più "vive", la Lombardia è al primo posto con oltre 48mila locali, seguita da Lazio (33.572) e Campania (28.971).

Considerando le attività dedicate all'intrattenimento giovanile, accanto alla Lombardia, che si conferma ancora prima per numero di discoteche (414), troviamo l'Emilia Romagna e la sua Riviera ricca di locali per il divertimento (276). Tra le città, l'"indice di movida" giovanile di Como è più alto rispetto a Milano e a Roma con 6,8 locali ogni cento giovani (contro i 6,6 di Milano e i 5,2 della Capitale). Il fanalino di coda è Palermo, con un valore di 1,9. Mentre l'indice applicato alle intere regioni porta al primo posto la Valle d'Aosta (7,1 locali ogni cento under 30) e all'ultimo la Sicilia (2,4).

Con più di 9.300 locali, tra bar, ristoranti e discoteche, Milano si conferma uno dei capoluoghi della movida, seconda solo a Roma che ne ha 17mila. Ma le zone milanesi più movimentate non sono quelle che ci si aspetterebbe. Il quartiere più vivace per numero di attività legate al divertimento è attorno alla Stazione Centrale, dove si concentra il 7,2% del totale degli esercizi della città. Seguono la zona tra Cadorna e Sant'Ambrogio (6,2%), piazzale Dateo (5,4%), l'area da San Babila a Porta Romana (5,3%) e Porta Garibaldi (5%).

Statisticamente meno importanti le zone Moscova-Brera (4,6%), Città Studi (2,9%) e San Cristoforo-Navigli (2,6%).

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