Movida nei parchi, pronte le barricate

Altro che aprire i parchi alla movida. Per mettere fine al degrado in cui versano le Colonne di San Lorenzo sarebbe necessario mettere una recinzione e chiudere la piazza. Il vicepresidente del consiglio comunale Riccardo de Corato, ex vicesindaco, ha le idee chiare su come sconfiggere la movida selvaggia: «Aprire i parchi di notte significa consegnarli a spaccio e balordi. Se avessimo chiuso il sagrato antistante la basilica avremmo risolto il problema da anni - ricorda - ma i miei colleghi in giunta scelsero un’altra via e ora siamo punto a capo. È anche colpa nostra: invece di organizzare partite a scacchi e proiezioni di film muti, tavoli e discorsi avremmo dovuto chiudere la piazza». Una vecchia battaglia quella di De Corato, che riuscì però nell’impresa di recintare il parco delle Basiliche contro la spaccio e i giardini di viale Monte Nero per proteggerli dal popolo della notte.
Difende l’idea lanciata dall’assessore alle Attività produttive Franco d’Alfonso, il collega alla Sicurezza e Coesione sociale Marco Granelli, che anzi annuncia un grande evento per dare un segnale ai giovani: «Bisogna spostare i luoghi di ritrovo in zone più disabitate, penso appunto a piazza Affari, piazza san Babila, stazione Centrale, via Vittor Pisani e nei parchi, per questo stiamo lavorando con le associazioni, i circoli giovanili per riorganizzare un cartellone di eventi per la prossima estate, e un appuntamento già ad ottobre per sensibilizzare appunto il popolo della notte alla possibilità di trovarsi in altri luoghi».
Contrario all’idea della movida nel verde anche l’ex assessore all’Ambiente Edoardo Croci: «Alle buone intenzioni di due esponenti della giunta comunale che hanno proposto di adibire i parchi a pic-nic per gruppi e aprirli la notte, rischia di corrispondere un impatto degradante. È facile, infatti, immaginare che si riempirebbero di gruppi di facinorosi che lascerebbero bottiglie, siringhe e rifiuti, rendendoli inutilizzabili per i bambini milanesi, a meno di un controllo e di una pulizia continui. Prima di avviarsi in queste sperimentazioni sarebbe opportuno ascoltare l’opinione dei cittadini».
I primi a non essere d’accordo sono proprio i residenti, a partire dai rappresentanti del Comitato «La Cittadella», nato attorno a San Lorenzo. Per Claudio Bernieri è un’idea irresponsabile: «È una follia, significherebbe riempire i giardini di siringhe e sporcizia: non è giusto togliere il parco ai milanesi per metterlo nelle mani di un centinaio di balordi e di spacciatori».

Conosce molto bene la situazione anche Fabio Arrigoni, presidente della zona 1 e del comitato di controllo che due volte a settimana visita la zone dell’Arco della Pace, Ticinese e Colonne: «Un bilancio? Contrariamente a quanto sostiene il presidente della commissione Sicurezza Mirko Mazzali, io penso che il piano messo in atto dal Comune stia funzionando: la situazione alle Colonne è migliorata, c’è molto meno rumore grazie anche al rispetto dell’ordinanza anti vetro, mentre rimane ancora complessa la situazione in via Vetere. Aprire il parco delle Basiliche? Sono moto perplesso perché il parco è piccolo e rischierebbe di rovinarsi completamente».

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