Movida, rom e moschee Le case dei milanesi valgono sempre meno

Caos urbano, strade trasformate in casbah e movida selvaggia sono un danno per i proprietari di case. Nelle zone del disordine urbano appartamenti e immobili perdono continuamente valore. Lo spiega il presidente provinciale della Fiaip, la Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali, Marco Grumetti: «Nei primi anni gli immigrati, soprattutto cinesi, compravano al prezzo pattuito, senza fiatare, anche case vecchie ed esteticamente superate». I prezzi sono anche saliti. Tutto bene finché il credito era aperto.
Ora gli italiani scappano da certe zone, ma gli immigrati non hanno liquidità per comprare. E il meccanismo si è invertito. Che succede? «Nella migliore delle ipotesi si svende - spiega Grumetti - si abbassa il prezzo del 10 per cento o più. Altrimenti non si riesce proprio a vendere, per quanto si possa scendere col prezzo. I cartelli "vendesi" si moltiplicano, però ingialliscono alla pioggia e al sole». Niente da fare: «Stagnazione». «Si è assistito alla proliferazione di cartelli "vendesi" in viale Jenner per il fenomeno dei musulmani, ma lo stesso era accaduto in via Sarpi o nella prima parte di via Padova».

Conferma queste dinamiche Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: «Fenomeni del genere comportano un calo di valore degli immobili del 10-15 per cento, per famiglie che in passato hanno comprato a prezzo intero».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica