Il Movimento per l’Italia in campo con i tavoli: «Petizione per abolire l’Ordine dei giornalisti»

La raccolta delle firme a sostegno del governo e del presidente del Consiglio ha fatto il pieno a Milano, negli ultimi due giorni. Ora un’altra iniziativa sta per partire: una petizione promossa dal Movimento per l’Italia guidato dalla sottosegretaria Daniela Santanchè: una raccolta di firme in calce a una petizione che ha come obiettivo - con la solidarietà a Vittorio Feltri - la soppressione dell’Ordine dei giornalisti. Un obiettivo che già in passato era stato lanciato, da sponde liberali.
Il Movimento per l’Italia si richiama all’articolo 50 della Costituzione: «Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità». In questo caso sono esposte «la comune necessità e la ineludibile esigenza» che «sia resa definitiva la libertà dell’esercizio della professione di giornalista».
L’iniziativa si riferisce ovviamente alla recente sentenza con cui l’Ordine nazionale dei Giornalisti ha adottato una sanzione nei confronti del direttore editoriale del Giornale Vittorio Feltri: «La nostra è un’iniziativa per la libertà di stampa - dicono dal Movimento - che non è certo una prerogativa della sinistra». Ieri i militanti del Mpli erano presenti in centro con i loro striscioni e i volantini, a presentare ai cittadini il senso dell’iniziativa: «Feltri libero, vuol dire anche cittadini più liberi. Per questo abbiamo sensibilizzato sulla libertà di stampa».
La raccolta di firme non è partita già ieri solo per ragioni tecniche e organizzative - spiegano dal movimento - ma già oggi alle 12 sotto la sede romana dell’Ordine dei giornalisti, in via Parigi, ci sarà un sit-in, e in settimana («appena possibile») la raccolta delle firme in calce alla petizione dovrebbe essere operativa anche a Milano.
«Ci sarà una tavolo a Milano - spiegano dal Movimento - quasi sicuramente in piazza San Babila, che per tutti noi è una postazione storica, poi il tavolo girerà per la città, per i quartieri, i mercati e le piazze delle varie zone».
L’iniziativa non è circoscritta a Milano: «Contiamo di aprire dei tavoli a Bergamo, a Varese, a Lodi, e un po’ in tutte le province», dicono dal Movimento. «Un’altra opzione su cui puntiamo molto - spiegano ancora - è la possibilità di scaricare la petizione e il modulo per le firme dal nostro sito internet, www.mpli.it.

Il materiale dovrebbe essere scaricabile già oggi, e consentirà a tutti di partecipare a questa iniziativa democratica, anche a chi vive in paesi e Comuni in cui non possiamo attivare un tavolo di raccolta. Le firme raccolte anche in questo modo, magari fra i parenti e gli amici, potranno poi essere inviate alla sede del movimento, in via Garibaldi a Milano».

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