La mozzarella, bianchissima, sembrava in piena regola. Ma, affettandola, aveva fatto scattare lallarme in una cucina di Milano: nascondeva misteriose gocce blu, solo una traccia, ma pur sempre gocce blu. Panico. «Vuoi vedere che è una di quelle mozzarelle di cui parlano i tg?» si era detto il malcapitato cuoco dagosto. E dalla sua denuncia era pure scattato un mezzo putiferio: verifiche dellAsl, sequestro dei prodotti, sospensione della produzione di mozzarella nello stabilimento Lat Bri, sospettato di si infrazioni e difetti igienico sanitari. E poi ancora, fascicoli, indagini giudiziarie e un passa-parola deleterio nel quartiere in cui era stata acquistata la confezione incriminata.
Ebbene, dopo controlli su controlli, è arrivato il verdetto: la mozzarella non aveva nulla di strano. Era il consumatore ad aver sbagliato: distratto, aveva utilizzato delle forbici sporche di inchiostro blu, per tagliare la busta in cui era contenuto il latticino. E da lì era nato tutto lequivoco.
«Tutte le analisi - conferma lAsl di Monza - hanno escluso la presenza della pseudomonas fluorescens (che provoca la mutazione di colore) nella mozzarella. La causa originaria è stato lutilizzo, per lapertura della confezione del prodotto, di un paio di forbici sporche di inchiostro, precedentemente usate dal consumatore stesso per attività di bricolage».
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