da Milano
«Se non puoi superare lostacolo, aggiralo»: a pochi giorni dalla firma dellaccordo bancassicurativo con la francese Axa, Monte dei Paschi apre alla possibilità di subentrare a Unipol nel capitale di Hopa. Al momento si tratta di una «disponibilità», ma la mossa del gruppo senese potrebbe sbloccare la nascita della «grande Mittel», la super cassaforte arenatasi da alcune settimane proprio sullindisponibilità di Unipol ad accettare la prospettata disparità di trattamento rispetto agli alleati storici di Emilio Gnutti riuniti in Fingruppo.
Da qui, probabilmente, lidea del presidente Giuseppe Mussari di portare Rocca Salimbeni a rilevare il 7,13% di Hopa attualmente in mano al gruppo di via Stalingrado così da sterilizzarne il veto. Tutto dipenderà, tuttavia, dalle condizioni e quindi dal prezzo richiesto dallamministratore delegato di Unipol Carlo Salvatori, che ha in mano una delega per vendere la partecipazione, svalutata, in occasione del consiglio del 15 marzo, a 0,955 euro ad azione.
Se loperazione si concretizzasse Monte Paschi si rafforzerebbe come secondo azionista di Hopa (16,7%) spianando la strada alla super-Mittel. Una creatura, voluta in primo luogo dal presidente di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, che oltre a servire il distretto industriale del Bergamasco e del Bresciano avrebbe lincarico di custodire un consistente pacchetto della stessa Telecom Italia post Marco Tronchetti Provera.
Il passaggio di consegne non appare imminente e le «pratiche» per lavvicendamento Siena-Bologna non dovrebbero finire sul tavolo del patto e del consiglio di Hopa in calendario giovedì per il bilancio. La soluzione proposta è, tuttavia, la riprova dellattivismo di Mussari nel disegnare la nuova Mps (910 milioni lutile del 2006).
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