Multe ai graffitari

L’attacco che non t’aspetti. Anche Umberto Bossi va all’attacco del sindaco Letizia Moratti dopo il varo delle ordinanze. La guerra ai graffitari non piace al senatùr. «I muri devi lasciarli stare, sono il libro dei popoli», l’invito dopo il provvedimento che minaccia 500 euro di multa per gli imbrattatori. «Più bacchettona della Moratti non c’è nessuno». Ma a difendere lady Letizia arriva immediatamente Silvio Berlusconi, ieri in visita al Salone del Ciclo e motociclo alla Fiera di Rho-Pero. «Chi imbratta va punito - taglia corto il premier -. Bisogna riportare l’Italia al decoro e alla dignità. Sono andato in Cina e a Pechino è tutto pulito. Tutto perfettamente in ordine». E da Palazzo Marino gli fa eco Maurizio Cadeo. «C’è una volontà del popolo da rispettare che è più importante del pensiero di Bossi - assicura l’assessore all’Arredo urbano -. E la vera volontà del popolo è di avere una città decorosa e pulita». Già pronta la replica dei graffitari.

«Siamo artisti di strada, non vandali», si difende Daniele Nicolosi, in arte Bross, ottimo artista e re dei writers milanesi. E, del resto, solo pochi giorni fa il neo assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory aveva detto: «Trovatemi un altro Basquiat e gli faccio dipingere casa mia».

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