Multe degli ausiliari, appello al sindaco

Dopo la sentenza della Corte di Cassazione che ha definito illegittimi i verbali redatti dagli ausiliari del traffico per violazioni che non riguardino la sosta, l’Ospol mette sotto accusa il Campidoglio, colpevole di aver creato e mandato allo sbaraglio una pletora di ausiliari del traffico senza badare alle conseguenze giuridiche del loro operato. «Chiediamo al sindaco Walter Veltroni - scrive in una nota il sindacato - un atto di riparazione volto a evitare che questi soggetti gettino ulteriore discredito sulla Polizia municipale. Ci auguriamo che un po’ di buon senso torni presto nelle scelte del Comune su un tema delicato come quello della mobilità, e che si ponga termine alla proliferazione di soggetti privati che svolgono in modo erroneo funzioni pubbliche». Secondo l’Ospol «tutti i verbali redatti dagli ausiliari del traffico addetti al controllo delle corsie preferenziali saranno annullati per mancanza dei requisiti di legge. Paradossalmente, infatti, i “vigilini” dipendenti dall’azienda di trasporto pubblico, pur avendo le qualifiche per accertare le infrazioni relative alla circolazione sulle corsie preferenziali, non hanno il potere di fermare i veicoli che compiono tali infrazioni». I «vigilini», infatti, non essendo dotati di paletta e fischietto, non sono abilitati a fermare i veicoli in corsa. Dunque, considerando come difficilmente il trasgressore si fermi spontaneamente alla semplice vista di tali soggetti, i verbali che essi redigono per essere validi dovrebbero riportare il motivo della mancata contestazione immediata. «È evidente - prosegue la nota dell’Ospol - che qualsiasi cosa scriva l’ausiliario non potrà mai corrispondere alla realtà, in quanto l’unico motivo è l’assenza del potere di intimare l’alt. A questo punto la domanda è inevitabile: possibile che nessuno si sia accorto di questo gap giuridico?». Inoltre alla gestione dei ricorsi è stato destinato altro personale della Polizia municipale, distolto così dal compito di controllare le strade.

Sulle corsie preferenziali è intervenuto anche Luigi Camilloni, presidente dell’Osservatorio sociale, che auspica che esse «si rendano finalmente fruibili ai mezzi pubblici attraverso controlli serrati da parte di personale abilitato».

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