"Con la sentenza n. 7388 la Cassazione ha stabilito che per validare una multa per attraversamento di un semaforo rosso non è sufficiente la foto fatta dall’apparecchio di rilevamento delle velocità posto al semaforo, ma è necessaria la presenza dell’agente". A giudizio dell’Adoc (associazione difesa e orientamento consumatori) si tratta di «una sentenza giusta a favore degli automobilisti». «Apprezziamo ancora una volta la difesa del cittadino operata dalla Cassazione - dice Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - che dopo le sentenze n.5621, relativa al ruolo degli ausiliari del traffico e n.11131, concernente gli autovelox, accoglie nuovamente le proteste dell’Adoc e di migliaia di consumatori. Le sentenze emesse dalla Corte Suprema testimoniano la crescita degli abusi da parte degli enti locali, che utilizzano in maniera distorta apparecchi e leggi al fine non di garantire una maggiore sicurezza, una migliore circolazione e il rispetto delle regole e degli automobilisti, ma solo allo scopo di fare cassa. Ogni anno, a causa dell’utilizzo improprio di questi strumenti gli automobilisti pagano circa 300 euro procapite di multe, con guadagni stratosferici per i Comuni. Per l’Adoc le sentenze sono un monito per un cambio di direzione degli enti locali nel settore».
«Occorre, da parte di enti locali e autorità centrali, una gestione coordinata, coerente a livello normativo e condivisa con gli utenti - continua Pileri - è necessaria l’istituzione di un Comitato presso il ministero degli Interni che autorizzi i Comuni alle modifiche che questi vogliono attuare in merito alla segnaletica stradale, e che sia in grado di rendere omogenei i criteri d’utilizzo e di installazione di tali apparecchi su tutto il territorio nazionale. L’Adoc è comunque disponibile ad assistere tutti coloro che ritengono di avere ragione per casi analoghi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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