Muore dopo la flebo, il figlio: farmaco sbagliato

Il San Filippo Neri ha aperto un'inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità del decesso ieri sera di un uomo di 72 anni. I parenti di Giovanni Fazzini, malato di tumore al pancreas, e il medico di famiglia accusano: "L'ospedale sapeva che il paziente era allergico a farmaco"

Muore dopo la flebo, il figlio: farmaco sbagliato

Roma - Il San Filippo Neri ha aperto un'inchiesta interna per accertare eventuali responsabilità del decesso ieri sera di un uomo, di 72 anni, avvenuto subito dopo la somministrazione di un antibiotico attraverso una flebo. I parenti di Giovanni Fazzini, da tempo malato di tumore al pancreas, e il medico di famiglia accusano: "L'ospedale sapeva che il paziente era allergico ad un farmaco e gli hanno somministrato proprio quello".

Ora presenteranno una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma "perché - hanno spiegato - ai medici era stato più volte detto che era allergico ad alcune molecole contenute negli antibiotici, è come se avessero eseguito un'eutanasia". "L'allergia era dichiarata in cartella clinica e riferita mille volte, erano tutti allertati anche perché in passato proprio a causa di questa allergia aveva avuto alcuni shock anafilattici", ha sottolineato Enzo Mannaia, parente e medico di famiglia di Fazzini.

La direzione sanitaria del San Filippo Neri, dopo avere disposto accertamenti, precisa che "i medici sono subito intervenuti quando si sono resi conto della reazione del paziente al farmaco". Ma per Giovanni Fazzini non c'é stato nulla da fare. Secondo quanto afferma la direzione sanitaria ieri l'uomo presentava "un forte stato febbrile". I medici sono quindi intervenuti somministrando in vena una dose di cefalosporine, un antibiotico che contiene molecole di moxicillina.

A ripercorrere gli ultimi momenti di vita di Giovanni Fazzini, il figlio Claudio. "Ieri tra le 20 e le 20.30 è arrivata l'infermiera per somministrargli l'antibiotico e ci ha fatto uscire dalla stanza. Poco dopo ho sentito delle urla, come di soffocamento -spiega l'uomo- Sono andato di corsa nella stanza, ho preso la boccetta dell'antibiotico e ho letto il nome del farmaco a cui mio padre era allergico. A quel punto gli ho staccato subito la flebo, ma non c'é stato niente da fare".

Il figlio di Fazzini

ha raccontato, inoltre, che il medico del nosocomio "si è assunto immediatamente le sue responsabilità". Il figlio della vittima ha ricordato che l'uomo era malato da tre mesi e 15 giorni fa aveva subito un intervento.

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