Muore folgorato a quindici anni per rubare rame dal palo della luce

È morto folgorato mentre rubava rame per far qualche soldo, per avere qualche euro da spendere con la sua ragazzina. La tragedia lunedì sera è avvenuta a Catenanuova (Enna): Federico Maita, aveva appena 15 anni, era pressoché un bambino, ma ragionava da grande, racimolava rame smontando vecchi elettrodomestici in disuso per poi rivenderlo. Lunedì pomeriggio è andato oltre: si è arrampicato con una scala su un palo dell’energia elettrica, ha compiuto un gesto che non avrebbe dovuto fare; mentre tentava di recidere un grosso cavo ha urtato un filo ad alta tensione. È stato sbalzato violentemente dalla scala ed è caduto per terra urlando a squarciagola. Le grida sono state sentite dal padre che si trovava a meno di cento metri di distanza all’interno della sua casa, in contrada Vigne Vecchie: inutile è stato il gesto disperato di salvargli la vita, non solo Federico era già morto, ma il suo corpo era ancora carico energia elettrica tanto che il suo papà si è completamente ustionato le mani nel tentativo di scuoterlo.

L’uomo è stato prima medicato all’ospedale di Enna e poi ricoverato al centro grandi ustionati del Cannizzaro di Catania. Disperato per la perdita di suo figlio Federico, martedì sera ha firmato il registro delle dimissioni ed ha lasciato l’ospedale. Ha detto: «Voglio stare con mio figlio».

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