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Muore un portuale. Sciopero nazionale di 48 ore

Fabrizio Canonero, 40 anni, è caduto questa notte da un'altezza di 20 metri mentre scaricava una nave portacointainer: è morto sul colpo. Stesso tragico destino di suo padre. Solidarietà dai lavoratori, protesta e porto bloccato per 48 ore. Disagi alla viabilità. Sciopero nazionale del settore

Muore un portuale. Sciopero nazionale di 48 ore

Genova - Un'altra morte bianca tra i camalli, porti bloccati. Un operaio è morto questa notte intorno all’una e trenta dopo essere caduto da una nave su cui stava lavorando a Calata Sanità, al terminal Sech dello scalo genovese. Secondo le prime informazioni sembra che l’uomo, Fabrizio Canonero, di 40 anni, dipendente della Culmv, sia precipitato da un portacontainer sulla banchina da un’altezza di 20 metri mentre stava eseguendo le operazioni di scarico schiantandosi sulla banchina sottostante. Subito i colleghi di lavoro dell’uomo hanno chiamato i soccorsi, ma l’impatto è stato troppo violento e il giovane è morto sul colpo. L’area dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro dalla Capitaneria di Porto di Genova.

Stessa morte per il padre Anche il padre di Fabrizio Canonero era morto sulle banchine dello scalo marittimo in un incidente sul lavoro quando Fabrizio era ancora un bambino. Proprio per questo Canonero era entrato nella Compagnia unica prendendo il posto del padre. Il tragico particolare emerge dal racconto dei compagni del circolo di Prc San Teodoro/porto al quale Canonero, che lascia la giovane convivente e un un figlio di 4 anni, era iscritto da tempo.

Sciopero in tutti i porti I sindacati confederali hanno proclamato uno sciopero immediato in tutti i porti. "Proclamiamo uno sciopero immediato in tutti i porti italiani con modalià da definire localmente - è scritto nel comunicato diffuso da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti - Esprimendo una ferma protesta per il susseguirsi di incidenti nei porti chiediamo che i decreti attuativi della legge 123 siano approvati con la massima urgenza. Come organizzazioni sindacali chiediamo inoltre un incontro urgente con i Ministeri del Lavoro, della Salute e dei Trasporti".

Stop di 48 ore a Genova I lavoratori del porto di Genova e del Vte di Voltri hanno proclamato 48 ore di sciopero a seguito dell’incidente di stanotte che è costato la vita a un altro lavoratore all’interno dello scalo genovese. La decisione è stata presa dopo un primo blocco spontaneo del terminal Sech di San Benigno, cui hanno aderito per solidarietà anche i lavoratori del Vte di Voltri. Con i varchi portuali completamente fermi si attendono lunghe code di mezzi pesanti già a partire dalla mattinata in particolare nella zona di San Benigno, vicino al casello autostradale di Genova Ovest.

Corteo Un corteo di protesta dei lavoratori del porto commerciale di Genova è partito da lungomare Canepa e dovrebbe arrivare fino alla prefettura. Attraversa la città anche un corteo degli operai delle Riparazioni navali, in sciopero dalle 10 a mezzogiorno. Intanto continua il presidio al varco portuale di San Benigno con gli operai che bloccano i camion ed è in aumento la coda sul ponte elicoidale che dal casello autostradale di Genova Ovest conduce al varco, anche se per il momento non si registrano particolari disagi alla circolazione leggera.

Il presidente dell’autorità portuale di Genova Luigi Merlo e il sindaco del capoluogo ligure Marta Vincenzi in mattinata hanno raggiunto Ponte Etiopia per parlare con i lavoratori. La capitaneria di porto e la Polmare stanno conducendo gli accertamenti per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte dell’operaio della Culmv.

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