Grappoli duva colorati, spighe di grano, chicchi di caffè, dipinti, danze e musica. Si presentava così la Fondazione Edoardo Garrone che ieri mattina ha dato il via ai festeggiamenti del Progetto Mus-e che compie quest'anno dieci anni. A dare il benvenuto a ragazzi, genitori, insegnanti e artisti è stato il presidente di Mus-e Italia Riccardo Garrone che insieme al presidente Mus-e Genova Remo Pertica, al segretario generale di Mus-e Italia Paolo Corradi e alla coordinatrice nazionale Anna Maria Guglielmino hanno salutato i bambini coinvolti nel progetto, che a Genova sono 2100, suddivisi in 35 scuole e guidati da 33 artisti.
Presenti anche il magistrato ed ex sindaco di Genova Adriano Sansa, che da quest'anno affianca come testimonial l'attività, e la coordinatrice di Mus-e Genova Onlus Maria Teresa Costagliola. Insieme per celebrare dieci anni di attività volta a contrastare, attraverso percorsi artistici, le disuguaglianze e l'intolleranza tra i più piccoli, individuando nelle differenze culturali una ricchezza e un'occasione per educare al rispetto reciproco.
«L'obiettivo è promuovere tra i bimbi la relazione, la socializzazione e lo scambio di esperienze attraverso l'arte nelle sue diverse forme espressive - spiega il presidente Garrone -. Festeggiamo dieci anni di Mus-e che fu costituita lo stesso anno in cui mi fu richiesto e decisi di assumere la presidenza. E che oggi vede un'enorme crescita di bambini provenienti da famiglie di immigrati e anche di seconda immigrazione. Unattività che non dura mesi, ma anni e che rappresenta un momento di grande coesione tra bambini nostri e stranieri di tutti i colori, di tutte le lingue e tradizioni».
«Quello che vorrei fare - ha continuato Garrone - è aumentare il numero delle città presenti con il progetto e moltiplicare il numero dei ragazzi. Oggi in Italia sono 15mila quelli coinvolti. Siamo convinti che quello che apprendono rimarrà per tutta la vita. Si tratta di un fenomeno di socialità che si estende ai bambini che diventano portatori del bello e del buono alle famiglie. Abbiamo riscontrato che nei quartieri dove esistono scuole con la metodologia Mus-e, i rapporti tra concittadini italiani e stranieri migliorano sensibilmente». Il modello è semplice: 20 ore all'anno, per tre anni, un'ora e mezza a settimana con due o tre artisti. Per i bambini l'attività dei laboratori è completamente gratuita; laboratori che si sviluppano attraverso linguaggi artistici come la musica, le arti figurative, l'espressione corporea, il teatro e il mimo. Tutto si svolge in classe in orario curriculare alla presenza dei loro insegnanti. «Lattività che ricordiamo - commenta Adriano Sansa - ha lo scopo di far esprimere il più liberamente possibile il bambino. Attività che celebra la diversità ma anche l'uguaglianza. Siamo difatti diversi nella lingua, nel vestire ma uguali nei diritti. Il progetto Mus-e rappresenta così un'occasione di ascolto, di ricchezza nel vivere insieme».
E a testimonianza del lavoro svolto, ieri mattina, è stato presentato anche un video riepilogativo e scanditi gli interventi dei bambini che hanno riassunto in dieci parole la loro esperienza. Il compleanno di Mus-e si è animato con una danza su musiche de La Fille Mal Gardée, il balleto più antico ancora in repertorio nelle compagnie di danza in tutto il mondo. I bambini hanno poi accompagnato i genitori a visitare la mostra dei lavori fatti durante l'anno.
Tra i festeggiamenti, soddisfazione per l'attività svolta, è stata espressa anche da Paolo Corradi e Remo Pertica che hanno parlato di «risultati che si toccano fisicamente con mano.
I ragazzi coinvolti si sentono parte integrante di una comunità, imparano a convivere pacificamente e serenamente, accettando le diverse culture e aiutandosi gli uni con gli altri».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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