Il completo con cui Alberto Cova vinse loro sui 10.000 metri alle Olimpiadi di Los Angeles 84, le scarpette chiodate con cui Marcello Fiasconaro ha realizzato il record mondiale sugli 800 m allArena nel 1973, la maglia con cui Sante Gaiardoni ha vinto i due ori alle Olimpiadi di Roma 1960. I guantoni e le scarpette di allenamento di Roberto Cammarelle delle Olimpiadi di Pechino 2008 accanto allaccappatoio e ai pantaloncini del titolo mondiale WBC 2008 di Giacobbe Fragomeni avranno finalmente un luogo dove farsi ammirare. Il dado è tratto. Il Museo dello Sport, che diventerà un punto di riferimento delle glorie sportive della nostra città, sarà ospitato alla piscina Cozzi. Dal progetto se ne parla da tempo, nato da unidea di Onorato Arisi, il curatore del museo di Inter e Milan a San Siro, e dal suo staff, appoggiata dallex assessore Terzi e portata avanti con decisione da Rizzi.
Ieri la giunta ha deliberato la riqualificazione del seminterrato e del piano terra- per una superficie di quasi 1000 metri quadri - della piscina che si affaccia sulla via Manunzio. Il museo ospiterà oggetti appartenuti ad atleti di diverse discipline e sarà multimediale. Raccoglierà i cimeli delle squadre, degli sport di cui Milano è stata la culla, ma anche dei campioni, da Meazza ad Ascari, da Maspes a Loi, milanesi di nascita o di adozione. Sarà anche un museo celebrativo dei luoghi dello sport milanese, dallArena al Vigorelli, dal Palalido al Giuriati.
Il progetto prevede, spiega il Comune, la riqualificazione degli spazi da destinare a sede espositiva, una «Hall of Fame» per lo svolgimento di eventi, una biblio-mediateca come luogo di studio, ricerca e documentazione sulle attività e le gesta sportive, postazioni informatiche interattive dedicate a canali tematici legati allo sport e alleconomia sportiva.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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