
Durante il concerto dei Coldplay allo stadio di Wembley, Chris Martin ha preso la parola poco prima dell’esecuzione del brano Fix You, invitando il pubblico a un gesto di empatia e solidarietà.
"Potete inviarlo alla famiglia di Charlie Kirk. Potete inviarlo alla famiglia di chiunque, potete inviarlo alle persone con cui non siete d’accordo, ma inviate loro comunque amore", ha detto Martin, chiedendo agli spettatori di alzare le braccia in un abbraccio simbolico.
Chi era Charlie Kirk
Il riferimento era rivolto alla famiglia di Charlie Kirk, noto attivista della destra americana, recentemente ucciso in una sparatoria avvenuta nel campus della Utah Valley University, a Orem, nello Utah. Kirk era una figura controversa per le sue posizioni politiche, spesso polarizzanti, in particolare tra i giovani e il pubblico progressista.
L’appello alla pace globale
Nel suo discorso, Chris Martin non si è limitato al caso specifico. Ha esteso il messaggio di compassione anche a chi sta vivendo tragedie in altre parti del mondo: "Mandate amore a chiunque abbia attraversato momenti terribili, alle persone pacifiche in Medio Oriente, Ucraina, Russia, Azerbaigian, Sudan e Somalia". Il momento si è concluso con un’esplosione di fuochi d’artificio, come segno di speranza e unità.
Fischi dal pubblico e polemiche sui social
Nonostante le buone intenzioni, una parte del pubblico ha reagito con fischi e disapprovazione, soprattutto per la menzione di Charlie Kirk. Subito dopo il concerto, sui social si sono moltiplicati i commenti critici: molti fan hanno contestato l’idea di mostrare sostegno a una figura così divisiva.
Alcuni utenti hanno espresso delusione per il fatto che una band da sempre considerata inclusiva e progressista abbia citato un attivista di estrema destra, seppur nel contesto di un appello all’amore e alla pace.
Un messaggio universale fra fraintendimenti
L’intento di Martin sembrava essere quello di lanciare un messaggio universale di compassione, al di là delle ideologie.
Tuttavia, in un momento storico particolarmente delicato e polarizzato, il gesto non è stato accolto da tutti con la stessa apertura. La polemica solleva una domanda non nuova ma sempre attuale: si può separare la solidarietà umana dalle posizioni politiche?