Leggi il settimanale

L’importanza di "Grazie Ezio"

Bosso è stato, ed è tuttora, un esempio di positività e passione, un faro capace di illuminare i lati più nobili, ma spesso nascosti, del perché si fa musica

L’importanza di "Grazie Ezio"
00:00 00:00

Ci sono iniziative che valgono a prescindere. Ad esempio questa. Stasera 29 dicembre, in seconda serata alle 23 su Rai3 e in simulcast su Radio2 e Raiplay andrà in onda la prima edizione di «Grazie, Ezio!», la prima edizione del Premio Bosso dedicato alla divulgazione musicale. È importante ricordare il musicista, compositore e direttore d'orchestra morto a 48 anni nel 2020 e affetto da una malattia neurodegenerativa che da ultimo arrivò anche a impedirgli di suonare. È importante perché Bosso è stato, ed è tuttora, un esempio di positività e passione, un faro capace di illuminare i lati più nobili, ma spesso nascosti, del perché si fa musica. «La musica è come la vita: si può fare in un solo modo: insieme», ripeteva, affidando alle note uno dei compiti che oggi sembrano più comuni, specialmente online, ma in realtà sono sempre meno praticati, ossia la condivisione, lo scambio, la comunanza di obiettivi e sentimenti. In sostanza, la memoria di Ezio Bosso deve fare da contrappeso alla sempre più diffusa abitudine di considerare la musica come un gadget da usare in sottofondo.

La prima edizione del Premio Bosso avrà il contributo straordinario di Luca Barbarossa e sarà condotta dalla giornalista Francesca Parisella con interventi del TTR Piano Trio e Luigi Piovano proprio con un inedito di Bosso.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica