Dal balcone ai problemi economici. Così Trl ha raccontato una generazione

Dal 1999 al 2010, il format di origine americana ha accompagnato i giovanissimi, proponendo ogni pomeriggio la classifica dei video musicali più votati. In studio, prima a Milano, poi a Roma, arrivavano le star internazionali del momento

Elisabetta Canalis e Carlo Pastore a Torino nel 2009
Elisabetta Canalis e Carlo Pastore a Torino nel 2009

È la fine del 1999 ed Mtv Italia, il canale musicale per teenager, ospitato dall’emittente Rete A, rischia di essere oscurata. Soffiano venti avversi, ma il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto non si dà per vinto, anzi, decide di scommettere su un nuovo programma, Total Request Live, una copia del format americano in onda Oltreoceano già dal 1998. Il programma, che in un primo momento aveva puntato sulla conduzione di Enrico Silvestrin e Camila Raznovich, viene affidato ai veejay Marco Maccarini, all’epoca 23enne, e Giorgia Surina, a quel tempo 24, reduci dal successo di MTV Select, registrato dagli studi di Londra. I due, dal lunedì al venerdì, dalle 15 alle 16, rigorosamente in diretta, intrattengono centinaia di migliaia di ragazzi italiani, da nord a sud, che dopo il pranzo, tra un esercizio di matematica e una versione di latino, si sintonizzano su MTV buttando l’occhio, e soprattutto le orecchie, sui loro idoli.

La prima puntata va in onda il 2 novembre del 1999, l’ultima il 24 settembre 2010. Total Request Live, che tradotto in italiano significa “Tutte le richieste in diretta”, si presenta come uno show televisivo che soddisfa i desideri delle centinaia di migliaia di adolescenti che seguono da casa. Il programma, infatti, manda in onda i dieci video musicali della settimana più votati dagli spettatori, prima telefonicamente, poi attraverso gli sms e, nelle ultime stagioni, per mezzo del web. Per i giovanissimi, TRL ha un potere magnetico. Lo studio, ricavato all’interno dello Spazio Fiorucci, in un open space affacciato su Piazza San Babila, a Milano, presto diventerà meta di raduni, dal momento che, ogni giorno, durante la diretta televisiva, orde di ragazzi si riuniscono sotto il balcone dello studio a urlare a squarciagola i nomi dei loro cantanti preferiti, con tanto di cartelloni, striscioni, dediche, ritornelli più o meno intonati, abbracci e sorrisi. Gli autori si inventano persino la rubrica "vj per caso", che consente a un fan di affacciarsi dal balcone di TRL insieme al proprio idolo. Così, pur di farsi notare, si assistono a scene assurde e si vedono tipi sui generis, come chi si presenta in piazza quasi nudo a dicembre o chi agita cartelloni dalle scritte più stravaganti. Un clamore non gradito dai commercianti della zona. Per questo motivo, la seconda stagione verrà trasmessa dagli studi dello spazio Onyx, all’interno di corso Vittorio Emanuele, a due passi dal Duomo. Anche qui i problemi non mancano: Onyx chiede a MTV di non andare in onda in diretta, ma di registrare al mattino per evitare che la galleria venga presa di mira da folle di fans. Richiesta respinta.

A pensarci oggi, il ricordo della spensieratezza di quegli anni lascia un sapore un po’ amaro, perché di quel passato, neanche poi così lontano, sembra non esistere più niente. Lo stesso Maccarini di recente ha detto che oggi TRL non lo guarderebbe più nessuno. In effetti, in un mondo a portata di smartphone, chi si sintonizzerebbe alle 15 per guardare dei video musicali in tv? Niente di più anacronistico.

Ma torniamo ai primi anni Duemila. Il programma sa intercettare i gusti musicali del momento e riesce - impresa oggi quasi impossibile – a portare in studio le star del momento. Dal balcone di TRL si affacciano Mariah Carey, Geri Halliwell, i Blink-182, i Lunapop, I Gemelli Diversi, i Bluvertigo, Tiziano Ferro, Carmen Consoli e tanti altri ancora. Dopo due anni, MTV Italia approda sulla frequenza della vecchia TMC2 e riesce a raggiungere zone dell’Italia in cui non era mai arrivata. La fetta di pubblico intercettata si fa sempre più ampia, la popolarità quasi incontrollata.

TRl
I VJ di TRL On the Road
La chiave del successo è, senza dubbio, la spontaneità di un format non preconfezionato, perché condotto da ventenni forse inconsapevoli della grande opportunità che stanno vivendo. In una recente intervista al podcast di Tribù, Giorgia Surina ha ricordato, ridendo: “A quel tempo ho trattato Mariah Carey come se fosse la mia vicina di casa, ma non me ne rendevo conto”.

La fine di una generazione

TRL non è solo musica, ma una fucina di varie tendenze. Lancia la moda ­- sono gli anni dei pantaloni a vita bassa, dei top che lasciano il ventre scoperto, esibiti spesso dalla stessa Surina, delle Buffalo e delle Fornarina ai piedi - parla di gossip, insomma fa tutto quello che un ventennio dopo faranno i social. Il successo ottenuto porta gli autori a inventarsi anche l’edizione serale “TRL@night” con esibizioni live. Seguono le edizioni itineranti in città come Roma, Bologna, Venezia e Napoli. Nella primavera del 2003, TRL lascia il capoluogo meneghino preferendogli Roma, dove trasmetterà per alcuni anni, salvo tornare a Milano, dagli studi di Piazza Duomo, per le ultime stagioni. Nel 2004, ad affiancare i padroni di casa Maccarini e Surina saranno due nuovi veejay, Federico Russo e Carolina di Domenico, che il 30 luglio 2004 diventeranno i nuovi padroni di casa del programma. I due, purtroppo, non riescono a far breccia nel cuore dei telespettatori, così dopo un anno viene richiamata Giorgia Surina, affiancata, questa volta, da Alessandro Cattelan. La Surina un anno dopo abbandonerà il programma, lasciando il timone a Cattelan. Nel 2007, il conduttore tornerà ad essere affiancato da volti femminili come Silvia Hsieh, Michela Coppa, Giorgia Palmas, Melissa Satta ed Elena Santarelli, che nel 2009, dopo essere stata “abbandonata” dal co-conduttore, e in attesa del suo primo figlio, cede la conduzione a Elisabetta Canalis.

Intanto, i tempi d’oro del programma sembrano sempre più lontani. Problemi economici di MTV Italia non permettono più di confezionare episodi all’altezza del format. Così nel 2010, cala il sipario. È la fine di una generazione.

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