
In Italia ci sono tanti premi per la musica e per il cinema ma molti pochi per la radio. Perciò vale doppio il «Microfono d'oro» consegnato l'altro giorno nella Sala della Protomoteca in Campidoglio a Roma e organizzato dal giornalista Fabrizio Pacifici con l'onorevole Fabrizio Santori. Vale doppio perché individua talenti radiofonici che meritano applausi come Elisabetta Ferracini (nella foto) per In viaggio con Elisabetta su Rai Isoradio, premiata per «L'interazione con il pubblico», o Carolina Rey, Charlie Gnocchi, Paolo Cavallone e Carlo Elli per No Problem, W l'Italia su Rtl 102.5 premiati per il loro «programma di costume» e il The Rock Show di Radio Rock con Emilio Pappagallo, Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Martina Caronna. La lista dei premiati è lunga (forse troppo) e difatti Pacifici in una intervista al Messaggero ha avanzato l'ipotesi che in futuro l'elenco si accorci. Ma resta il fatto che, da Alma Manera su Radio1 a Beppe Convertini e Jodie Alivernini per Lido Asiago 10 su Radio2, tra i microfoni d'oro spiccano davvero tante eccellenze tra quelle che quotidianamente fanno la radio italiana.
Ma l'altro pregio del Microfono d'Oro è quello di sottolineare che per fare la radio ci vuole il merito (leggasi talento) e che il merito deve essere premiato. Lo fanno gli ascolti ed è giusto che, ogni tanto, lo faccia anche una cerimonia ufficiale.