Roma - L'obiettivo di Fabio Mussi al congresso Ds non è la scissione, ma prendere un numero di voti tale da fermare la costruzione delpartito democratico. Il ministro dell'Università e leader della minoranza della Quercia spiega: «Non vado al congresso per fare la scissione, ma per vincere e prendere tanti voti da fermare il treno del partito democratico». E l'auspicio di Mussi è che i congressi di Ds e Dl in programma per la primavera «non siano delle semplici messe in scena ma dei congressi per decidere». Mussi ribadisce le ragioni della sua contrarietà al Pd: "Io ho dato il mio contributo per l'alleanza tra forze diverse per governare l'Italia. Ma i partiti sono partiti, e non vedo la possibilità di far nascere dalla fusione tra Ds e Dl, perchè di questo si tratta, un partito che abbia un futuro".
La "fusione" è stata decisa, osserva Mussi, "senza aver deciso prima la tavola dei valori, l'identità, la collocazione internazionale". Su questo tema "è curioso come Fassino dica 'mai fuori dal Pse' è mentre gli amici della Margherita, legittimamente, dicono 'mai dentro". Insomma, «si è deciso di fare un matrimonio prima di decidere con chi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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