Roma - "E' gravissimo che il ministro Carfagna rivolga a mezzo stampa gratuiti e volgari insulti ad una donna parlamentare. Per questo inqualificabile comportamento, in palese contrasto con le finalità che il ministero delle Pari Opportunità persegue, dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni". Replica duramente e contrattacca Alessandra Mussolini commentando il passaggio che la riguarda dell'intervista di Mara Carfagna a Il Mattino.
"Intervenga Fini" "Le sue parole e il suo agire - prosegue l'esponente del Pdl - sono la conferma che non è in grado di ricoprire una così alta carica governativa. Chiederò al Presidente della Camera Gianfranco Fini di adottare ogni iniziativa a tutela della onorabilità e della dignità dei deputati che lui rappresenta. Inoltre, dato che la Carfagna è membro dell'Ufficio di presidenza del Pdl, rappresenterò ai vertici del Partito la necessità di valutare ai sensi dello Statuto le parole ingiuriose rivolte dal ministro contro la classe dirigente della Campania". Mussolini conclude infine con una 'promessa': "la Carfagna sappia che alla prima occasione di incontro sarà mia cura replicare ai suoi insulti, guardandola dritta in quei suoi occhioni, che dopo le mie parole, ne sono certa, risulteranno ancora più sbarrati".
La frase sulle "vajasse" "L'intervista della Carfagna , nel passaggio che ha fatto infuriare la Mussolini, contiene una coda velenosa dello scontro che si era acceso in aula a causa della fotografia che la ritraeva a colloquio con il capogruppo di Futuro e Libertà, Italo Bocchino. Quel gesto, ha detto la Carfagna nell'intervista, "é stato un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona che l'ha commesso. A Napoli le chiamano le vajasse...". Non solo. La titolare delle Pari Opportunità ha ricordato inoltre che "la Mussolini è colei che in campagna elettorale disegnava le corna sui miei manifesti, che ha portato i cannoli alla conferenza stampa con Alfano. In un partito serio una 'signora' del genere sarebbe stata messa a tacere, invece mai nessuno ha avuto il coraggio di bloccarla".
Lehner: mai vicina alla sua terra "Al presidente Berlusconi, che se lo merita, regalo un po' di verità, dopo tante sciocchezze e falsità. Intanto, denuncio la falsità di un suicidio politico annunziato quasi un mese prima. Di norma, il suicida si butta nel vuoto e lascia una lettera, senza telegrammi a futura memoria". Lo afferma Giancarlo Lehner, deputato del Pdl. "Tempo fa - prosegue - chiesi spiegazioni ad un già stretto collaboratore salernitano di Mara. Il giovane, eppur antico sodale della Carfagna, mi confessò d'essersi stancato di porre a Mara problemi e questioni del territorio salernitano e di sentirsi sistematicamente rispondere: rivolgiti ad Italo Bocchino. La verità è che la Carfagna, egotica e tendente al solipsismo, non ha ma avuto attenzione alcuna per la sua terra. Ora, a quanto afferma, 'se n'é ghiutà e solo ha lasciato Italo Bocchino.
Siamo orfani felici di Mara - conclude - perché, se non mente per la gola, avremo a Montecitorio l'ingresso del primo dei non eletti a Campania 2, una persona competente e leale verso il Pdl e Silvio Berlusconi come Anna Ferrazzano, avvocato di valore, mai stata soubrette".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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