Napoli Sei minuti di applausi al teatro San Carlo per Riccardo Muti che ha diretto lorchestra dei Berliner Philharmoniker nel concerto del Primo maggio, alla presenza del premier Silvio Berlusconi. Centinaia di lavoratori, che avevano preso parte al corteo del Primo maggio, di napoletani e di turisti hanno potuto seguire il concerto, attraverso un maxi-schermo allestito in Piazza del Plebiscito. Musiche di Verdi, Martucci e Schubert nel programma di Muti, che è tornato a dirigere i Berliner Philharmoniker dopo 18 anni. «Questo concerto è stato un tributo alla città di Napoli e ai lavoratori non solo italiani ma anche tedeschi», ha detto il maestro Muti al termine del concerto. Non cè stato nessun bis, nonostante le richieste del pubblico. Muti si è anche permesso una citazione personale, parlando con un microfono ad asta che gli hanno portato sul palco: «Rivolgo un appello ai napoletani, questa è una delle grandi capitali culturali. Ve lo dice un napoletano nato a via Cavallerizza». Presenti, oltre al premier Silvio Berlusconi, il sottosegretario alla cultura Francesco Giro, il presidente della Commissione ambiente del Senato, Antonio d Alì, e il presidente della giunta regionale campana, Antonio Bassolino. Folta la presenza della comunità tedesca con lambasciatore in Italia Michael Steiner e il console a Napoli Angelija Volkel.
Scambio di battute tra il Maestro e il premier. Nellintervallo Berlusconi si è recato a salutare il direttore dorchestra nel suo camerino e gli ha fatto i complimenti per il concerto. Muti ha ringraziato e si è soffermato a parlare del Teatro San Carlo con il premier. Congedandosi ha detto a Berlusconi: «Presidente, mi raccomando, non si dimentichi della cultura». Berlusconi ha risposto che la cultura non è, per lui e il governo, un pensiero secondario, anche se - ha aggiunto - si sono dovute prima affrontare delle emergenze. Al San Carlo, accompagnato dal commissario straordinario Salvatore Nastasi, il premier ha visitato nel nuovo ridotto la mostra fotografica sul restauro del Lirico, che è in fase di completamento, ed ha chiesto notizie sui tempi e i costi esprimendosi positivamente sul lavoro compiuto. Berlusconi ha ricordato di essere stato lultima volta al San Carlo durante il G7 del 1994 e ha aggiunto: «Lacustica è sempre perfetta, meravigliosa». Intanto, dopo averlo fatto ieri sera, anche stasera Muti dirige dopo 17 anni i Berliner a Berlino. Dopo anni di tentativi, finalmente il ritorno: nei giorni scorsi Muti ha provato a Berlino alla Philharmonie per il Concerto per lEuropa. Lultima volta che Muti aveva diretto i Berliner a Berlino fu nel 1992, sempre alla Philharmonie: Karajan era morto da tre anni e il suo successore era già Abbado. Allora il programma del concerto prevedeva la Sinfonia n.38 di Mozart e la Sinfonia n.5 di Dvorak. Questa volta, lOuverture da La forza del Destino di Verdi, La canzone dei Ricordi di Giuseppe Martucci (solista la cantate Violeta Urmana) e la sinfonia La Grande di Franz Schubert. Biglietti esauriti da settimane. Il primo concerto in assoluto di Muti con i Berliner alla Philharmonie, in un legame di collaborazione che data quasi 40 anni, risale al 71: allora il programma, assieme a Maurizio Pollini, prevedeva musiche di Béla Bartók e Prokofiev. In anni più recenti Muti è tornato a Berlino solo due volte: una volta con lOrchestra della Scala e lultima nel giugno 2005 coi Wiener Philharmoniker alla Philharmonie. Il clou dei tre concerti ora con i Berliner è stato però il Concerto per lEuropa, nella festa del primo maggio, al San Carlo a Napoli. Infatti, quando lorchestra gli ha chiesto dove tenerlo, Muti ha scelto subito Napoli, la sua città. Il Concerto per lEuropa, divenuto ormai tradizione dei Berliner, fu introdotto da Abbado che diresse il primo a Praga nel 91.
In ogni caso, alle prove alla Philharmonie a Berlino latmosfera era di eccitazione e attesa.
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