Diciassette milioni, centosettantatremila e novecentonovanta euro. 17.173.990 euro. Fa impressione a scriverla, chissà sborsarla. Questa è la cifra che Adrian Mutu dovrà rassegnarsi a pagare al Chelsea, sempre che gli avvocati del romeno non facciano miracoli. Tutto risale ad ottobre 2004 quando la società di Abramovich, con un controllo a sorpresa, scopre che lallora venticinquenne Mutu (appena acquistato dal Parma) fa uso di cocaina: la Football Association inglese lo multa di 20.000 sterline (circa 23.500 euro), il Chelsea lo licenzia e gli chiede anche un risarcimento per violazione di contratto (e danni dimmagine). La camera di risoluzione delle controversie della Fifa quantifica il tutto nella cifra monstre. Mutu allora si appella al Tas di Losanna per ribaltare la sentenza ma dalla Svizzera niente sconti: ieri il ricorso è stato respinto.
«Adrian non deve pagare niente. Proseguiremo con un nuovo processo in ambito civile. Vi saranno altre spese, ma sicuramente migliori di 17 milioni di euro. Hanno voluto dare un esempio perché si tratta di un giocatore romeno» laccusa di Cristian Sarbu, avvocato del romeno. Per Mircea Sandu, presidente della Federazione romena, «è una decisione disumana, punisce due volte il giocatore: prima i soldi persi dallinterruzione del contratto, poi la multa da pagare». Se la prima parte del pensiero è quantomeno forzata (il contratto è stato interrotto proprio per colpa della leggerezza del giocatore), sulla seconda si può ragionare.
I calciatori, si sa, guadagnano tanti soldi. E Mutu è uno di quelli bravi. Difatti dopo lesperienza inglese ha trovato Juventus e Fiorentina sulla sua strada calcistica. Contratti ricchi, lievitati sino ai due milioni, forse qualcosa in più, che percepisce oggi a Firenze. Adrian, che dopo lesperienza con la droga ha capito e imparato, non è uno scialacquatore e ha investito anche in immobili. Però, nonostante tutto, le stime dicono che il suo patrimonio si aggira intorno a 13 milioni di euro, quattro meno della multa che il Tas gli impone di pagare.
Insomma Mutu dovrebbe vendere tutto quello che ha, mutande e calzini compresi, e versare al Chelsea ancora due anni di contratto.
«Faremo una colletta per aiutarlo» ha scherzato Dario Dainelli, capitano e compagno nella Fiorentina. Proprio vero: quando trovi un amico, trovi un tesoro. Magari non varrà 17 milioni, ma è già qualcosa.
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