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Mutui, la maggioranza non c’è L’opposizione aiuta il sindaco

Assenti in aula sette consiglieri di maggioranza ed Albertini fa un appello al senso civico degli avversari

Sette consiglieri assenti. Il centrodestra non ha i numeri e Gabriele Albertini, per la prima volta da quando è a Palazzo Marino, è costretto a far pubblicamente appello al «senso di responsabilità della minoranza per il bene della città». In agenda c’è la possibilità di metter mano al debito del Comune. Mutui contratti prima del 1997 con la Cassa depositi e presti da rinegoziare a tassi più vantaggiosi. Con un risparmio di 27 milioni di euro da reinvestire immediatamente in servizi per i milanesi. Un’operazione a cui sindaco e giunta tengono particolarmente, ma trascinatasi in aula, fra ostruzionismo del centrosinistra e assenze della maggioranza, fino all’ultimo giorno utile. Ma i banchi del centrodestra possono garantire solo 30 dei 31 voti necessari (compreso il sindaco). E allora An, con il capogruppo Stefano Di Martino, lancia l’Sos ai dirimpettai dell’opposizione. La diessina Marilena Adamo chiede al sindaco cosa ne pensi. Albertini sottoscrive, anche se al termine specificherà di aver fatto appello «al buon senso, non all’opposizione». Il centrosinistra rimane in aula e consente l’approvazione della delibera costringendo la maggioranza a quella che assomiglia molto a una vittoria di Pirro (Basilio Rizzo: «Mi astengo perchè ho ottenuto tutto quello che avevo chiesto»). In cambio ufficio di presidenza e capigruppo daranno vita a una «sessione di lavoro conoscitiva» che si occuperà della vicenda dei bond appena emessi dal Comune e degli aspetti tecnici della rinegoziazione dei mutui. In più incassa l’ordine del giorno firmato da Fabrizio Spirolazzi (Margherita) grazie al quale il destino dei 27 milioni di euro risparmiati con la rinegoziazione dei mutui sarà deciso «con una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare». «Il consiglio - commenta Spirolazzi - si riappropria della possibilità di gestire i fondi recuperati». Plaude alla disponibilità dell’opposizione il vicesindaco Riccardo De Corato. «Per una volta - sottolinea - hanno dimostrato senso di responsabilità. Era interesse di tutti mettere a disposizione questi soldi che andranno a servizi, anziani, disabili».

Soddisfatto il diessino Emanuele Fiano («Una vittoria, finalmente avranno risposta le nostre domande su bond e mutui»). Ma Albertini rinvia i conti con i «latitanti». «Cosa devo aggiungere? Non ho commenti. Vorrà dire che l’anno prossimo non saranno in lista».

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