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A Napoli ancora roghi e promesse per i rifiuti

L’ultima sparata del neo sindaco De Magistris: "Saremo d’esempio per la raccolta differenziata". Ma la spazzatura in strada anziché diminuire cresce di 300 tonnellate. E i napoletani sono sempre più esasperati. Gli investigatori stanno cercando di identificare gli autori dell’assalto alla polizia di sabato scorso davanti al sito di Caivano

A Napoli ancora roghi e promesse per i rifiuti

Napoli - Rifiuti, proteste, assalti, falò e promesse. Napoli è ancora una discarica a cielo aperto e, manca solo un giorno all’incasso della promessa fatta ai napoletani, dal sindaco, Luigi De Magistris, di far tornare a splendere la città entro 4 o 5 giorni. Anzi, la situazione ieri (rispetto alle 24 ore precedenti) è addirittura peggiorata. Infatti, si è passati dalle 2000 tonnellate a terra di sabato scorso alle 2300 di ieri. Da un giorno all’altro, dunque, si è verificato un ulteriore accumulo di spazzatura, equivalente a circa un quarto della produzione giornaliera di spazzatura.

Dinanzi a questo scenario che induce molto poco alla fiducia, anche ieri ci sono state decine di piccole rivolte dei cittadini sia in centro che in periferia. Non sembra proprio che i napoletani siano disposti a dare credito alle promesse dell’ex pm, che ieri non ha più parlato di Napoli pulita entro 4 o 5 giorni (scadenza domani). Ieri i vigili del fuoco sono intervenuti almeno una ventina di volte, per spegnere le fiamme appiccate ai cumuli di spazzatura accatastati in zone centralissime come Piazza Nicola Amore e il Corso Umberto. Come da copione, gruppi di persone hanno compiuto alcuni raid, durati pochi minuti, nelle zone maggiormente strette nella morsa dei rifiuti. Cassonetti, centinaia di sacchetti sono stati dati alle fiamme, con enorme danno all’ambiente.

Anche ieri, durante le ore del giorno, gruppi di persone hanno spostato al centro delle strade cassonetti e cumuli di rifiuti creando enormi problemi alla circolazione automobilistica. Non è da escludere che dietro a una parte di questi raid possa esserci un’unica regia di natura «politica». Gli investigatori sono al lavoro per fare chiarezza su questi assalti. Chissà che dietro alle proteste non ci sia qualche «deluso» post elettorale.

All’Asia, l'azienda comunale incaricata della raccolta dei rifiuti in città, sperano comunque di far tornare Napoli alla normalità entro la prossima settimana. Lo sforzo da parte dell’azienda c'è stato: raccolte straordinarie, 24 ore su 24 ma «è sufficiente che una particella del meccanismo si inceppi, una linea che si blocca e ogni sforzo viene vanificato» spiegano all’Asia. «Al sabato e alla domenica il calo della raccolta dei rifiuti è fisiologico, speriamo di recuperare già da oggi. Speriamo di riuscire a farcela per giovedì ma dovrebbe funzionare tutto al regime massimo per riuscire nell’intento di ripulire la città», spiega un addetto alla raccolta.

Intanto gli investigatori stanno cercando di identificare gli autori dell’assalto alla polizia di sabato scorso davanti al sito di Caivano, centro a nord di Napoli. Un centinaio di manifestanti aveva cercato di impedire l’ingresso a una dozzina di auto compattatori, alcuni dei quali provenienti da Napoli. Durante gli scontri un poliziotto era rimasto ferito.

Alla fine i poliziotti sono riusciti a far passare i camion che poi hanno sversato i rifiuti.

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