Napoli - Assalti ai campi rom a Ponticelli. La gente è scesa di nuovo in strada e tra le urla minaccia: "Voi spegnete questi incendi ma noi li riaccenderemo". La rabbia, spiega la gente del posto, è scattata soprattutto perché "in questi anni noi siamo stati vicini ai rom, li abbiamo aiutato e loro ci hanno ripagato con la brutta moneta del tentato sequestro della bimba. Voi qui dovete pulire tutto - continua a minacciare la gente - altrimenti vi facciamo correre qui cento volte".
Altri assalti Dopo la fuga di ieri sera e lo sgombero di questa mattina si registrano ancora roghi dolosi in campi nomadi. Fiamme sono state appiccate con bottiglie incendiarie lanciate da ignoti in un insediamento in via Malibran, vicino alla chiesa di San Pietro e Paolo nel quartiere Ponticelli. Le baracche andate a fuoco sono vuote, dato che da ieri notte è in corso un processo di abbandono dei campi in parte anche scortato dalle forze dell’ordine e con mezzi messi a disposizione dalla Protezione civile, in parte alla spicciolata. È stato poi dato alle fiamme il secondo campo rom che si trova in via Argine, a pochi decine di metri da quello bruciato in precedenza.
Spente le fiamme Anche il secondo incendio sviluppatosi nel campo rom di via Argine è stato spento. Le fiamme sono state domate dai vigili del fuoco ma anche dalla fitta pioggia che si sta abbattendo sulla zona. Non si placa invece la rabbia degli abitanti del quartiere: "Dopo lo sgombero dei campi avvenuto questa notte - racconta una signora che abita proprio di fronte al campo rom - sarebbero dovuti intervenire le forze dell’ordine per abbattere le baracche. Lasciare intatto il campo significa invitare i rom a tornare nel giro di qualche settimana, per questo qualcuno nel quartiere ha appiccato gli incendi. Per essere sicuri che non tornino più". Il vento sta portando intanto via l’alta colonna di fumo nero che si è sprigionata dalle fiamme dei campi rom di via Malibran e via Argine.
L'obiettivo La rivolta dei cittadini contro i senza fissa dimora, con incendi di baracche e masserizie lasciate nei campi, mira a scoraggiare il ritorno degli zingari
nel quartiere.Dallo scorso sabato, quando una rom di 16 anni aveva tentato il rapimento di una piccola di sei mesi, gli abitanti del quartiere hanno iniziato azioni di ritorsione nei confronti dei rom che abitano in zona.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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