In corsa erano rimaste in due, Genova e Napoli. E alla fine la città partenopea è stata scelta come sede del primo Festival Nazionale del Teatro che si terrà a ottobre. «Napoli ha vinto di pochissimo rispetto alla candidatura di Genova, altrettanto valida ma meno fantasiosa» ha dichiarato Francesco Rutelli, ministro per i Beni culturali che prima di dare la notizia ha voluto parlare al telefono con il presidente della Regione Claudio Burlando «per esprimergli il rammarico ma anche per fargli i complimenti per il bel lavoro». Il progetto genovese, ambientato nel Porto Antico restaurato da Renzo Piano, è stato molto lodato dai membri della commissione per la «fantasia progettuale e lenorme solidità gestionale e organizzativa». Alla fine è stata preferita Napoli anche perché Genova nel recente passato è stata sede di importanti eventi, dal G8 a «Genova Capitale Europea della Cultura».
La decisione è stata accettata con fair play. «La nostra proposta è stata giudicata molto bella, sono state fatte scelte legittime di politica culturale per aiutare Napoli che ne ha più bisogno di noi - racconta il direttore del Teatro Stabile, Carlo Repetti, estensore del progetto genovese, reduce dallultimo viaggio a Roma - Diciamo in bocca al lupo a Napoli».
Dello stesso avviso Burlando. «Faccio tantissimi auguri a Napoli, offro la disponibilità della Liguria e di Genova che ha acquisito in questi anni know how nella organizzazione di grandi eventi. Il ministro Rutelli mi ha spiegato che i progetti arrivati per così dire in finale erano entrambi veramente belli e Napoli ha vinto di poco».
Si consola il sindaco, Giuseppe Pericu: «Siamo orgogliosi che i nostri teatri abbiano avuto la capacità e la forza di presentare una proposta di questo livello. Napoli è stata scelta per motivazioni di tipo diverso, probabilmente anche dettate dalla necessità di sostenere la sua riqualificazione territoriale».
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