RomaSe è vero che Silvio Berlusconi è un Titanic che sta affondando, è strano che la gente voglia salirci a bordo. Ergo: o chi accetta di imbarcarsi è un folle o il transatlantico berlusconiano naviga ancora benone. Considerando che Maurizio Marinella, il napoletano «re delle cravatte» patron dellomonima società, proprio fuori di zucca non è, è ragionevole pensare che la nave di Berlusconi stia ancora perfettamente a galla. Perché, sennò, legare il proprio autorevole nome imprenditoriale a una barca destinata a finire sugli scogli dellinsuccesso elettorale?
Il primo biglietto per salire a bordo del Pdl Marinella lha staccato lo scorso giovedì sera, in occasione della festa del ministro per lAttuazione del programma Gianfranco Rotondi a villa Aurelia. Presente mezzo Parlamento, mezzo governo e una sfilza di imprenditori. E le note di Peppino di Capri calzavano a pennello: accordi di pianoforte ma anche politici. È lì, in quella occasione, che Marinella avrebbe ricevuto da Berlusconi in persona linvestitura per fare il prossimo sindaco di Napoli. La sua candidatura è nata così: «Lonorevole napoletano Maurizio Iapicca mi ha accompagnato al tavolo del premier per salutarlo - racconta in unintervista limprenditore -. Io in realtà volevo ringraziarlo perché lui ormai da tempo regala ai capi di Stato la confezione con sei nostre cravatte. È diventato il mio rappresentante nel mondo e per questa ragione mi sono avvicinato a lui».
Nessuna richiesta esplicita da parte di «don cravatta», quindi: «Lui mi ha subito detto che io rappresento la Napoli positiva e che sarebbe bello abbinare il futuro della città al mio nome. Inutile nascondere che mi ha fatto molto piacere». Ecco lintuizione del Berlusconi imprenditore: un imprenditore valido alla guida della città. «Gli ho detto che ora ci attendono le vacanze e che potremmo riparlarne nei primi giorni di settembre. Ci risentiremo dunque tra un mese. Voglio chiarire che non è mia intenzione togliere spazio ai politici che hanno già espresso la volontà di candidarsi ma io potrei essere un sindaco fuori dagli schemi, un battitore libero in grado di trasmettere unimmagine positiva della città». Un sì convinto ai piani del Cavaliere che, racconta Marinella, «mi ha detto: Sono orgoglioso di essere diventato il tuo principale cliente ed è già da un po di tempo che sto pensando a te come prossimo sindaco di Napoli».
Un mezzo programma di governo Marinella già ce lha: «Voglio che la città cresca, che migliori, che sia più vivibile perché oggi Napoli è di nuovo una città sporca, una città con strade terrificanti. Un campo di battaglia e tutti i turisti che entrano nel mio negozio si lamentano. I giapponesi raccontano di essere continuamente raggirati e imbrogliati». Frecciata allamministrazione uscente di Rosa Russo Iervolino: «La città oggi è ridotta così male che se riesci a fare anche poche cose diventi un eroe. Oggi è una città distrutta, una città senza forze. Bisogna restituirle energia, tanta energia». Lui, bipartisan nel vendere cravatte, vanta pure amicizie trasversali: «Ho buoni rapporti con tutti, da Veltroni a Caldoro, da Casini a Gasparri».
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