A Napoli cento immigrati "occupano" il Duomo Tensione con la polizia

Il gruppo di extracomunitari che da questa mattina ha occupato l’interno e il sagrato del Duomo di Napoli sta lasciando la cattedrale. Dopo circa nove ore gli immigrati sono sotto la sede del Comune

A Napoli cento immigrati 
"occupano" il Duomo 
Tensione con la polizia

Napoli - Dopo oltre nove ore di occupazione gli immigrati hanno lasciato il duomo di Napoli. Gli extracomunitari di vari paesi africani si stanno recando a Palazzo San Giacomo, sede del Comune per discutere sulle loro sorti di senza tetto. I manifestanti, infatti, vivevano all’interno di un edificio situato in via Trencia, a Pianura, devastato dalle fiamme.

Nove ore di tensione Gli immigrati africani, insieme ad un gruppo di No Global e di disoccupati, incontreranno il sindaco partenopeo Rosa Russo Iervolino. I manifestanti hanno deciso di lasciare il Duomo dopo un’assemblea e dopo che due delle tre persone accompagnate in Questura per essere identificate sono rientrate in cattedrale. Un terzo extracomunitario, della Costa d’Avorio, è ancora presso l’ufficio immigrazione per analizzare la sua posizione amministrativa. L’uomo è stato anche accompagnato in ospedale dagli stessi agenti dopo che aveva dichiarato di essere in preda a un malore.

Scontri con le forze dell'ordine Iniziata in mattinata, l'occupazione l’occupazione della cattedrale di Napoli è stata sortita da una cinquantina di immigrati africani, ai quali si sono aggiunti esponenti no global e disoccupati organizzati. Per tutto il pomeriggio, davanti alla cattedrale, è rimasta schierata la polizia con gli agenti della celere in assetto antisommossa e i baschi verdi della guardia di finanza. La tensione è salita quando intorno a mezzogiorno e mezzo, orario in cui la cattedrale avrebbe dovuto chiudere i battenti, agli immigrati è stato chiesto di uscire. Per tutta risposta gli extracomunitari si sono distesi sui banchi del Duomo mentre all’esterno altri immigrati, appoggiati da una ventina di persone, tra militanti di Rifondazione comunista, No global, della Cgil e della Uil, si fronteggiavano con gli agenti.

Tre immigrati fermati Dopo i tafferigli tre immigrati sono stati fermati dalla polizia: si tratta di un immigrato della Costa d’Avorio, Musa Boudri, e di una cittadina capoverdiana (non latino-americana come si era precedentemente appreso), Celeste Ramos, sindacalista della Uil-Immigrati.

Anche una terza persona, della quale non è nota l’identità, è stata fermata dalle forze dell’ ordine. Secondo quanto si è appreso da fonti investigative, buona parte degli immigrati sarebbe infatti priva di permesso di soggiorno.

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