Napoli, una coppia gay aggredita dal "branco" A Roma picchiato il cantantautore Emilio Rez

Un gruppo di 15 minorenni, tra i 15 e i 18 anni, ha inseguito, insultato e percosso una coppia di omosessuali tra piazza Dante e via Toledo nel capoluogo campano. A Roma è stato aggredito il cantautore Emilio Rez: "E' la quinta volta"

Napoli, una coppia gay aggredita dal "branco" 
A Roma picchiato il cantantautore Emilio Rez

Napoli - Una coppia di turisti gay è stata aggredita a Napoli da un "branco" di 15 minorenni tra i 15 e i 18 anni. Il fatto è accaduto nella serata tra il 26 e il 27 agosto nelle strade del centro di Napoli. I due gay, uno svizzero di 47 anni e un armeno 25enne, uno residente a Milano e uno in Svizzera, sono stati presi di mira insultati e aggrediti. La notizia trapelata all’associazione "I Ken" ed è stata confermata stamane dagli uffici della questura di Napoli. Sono in corso indagini per identificare i colpevoli alla magistratura. La coppia gay è stata identificata dagli aggressori in piazza Dante da un gruppo di circa 15 persone, che li hanno insultati e poi pedinati verso via Toledo.

La rissa a Napoli Lì, la coppia di turisti è stata percossa per cui si è reso necessario l’intervento della polizia e l’accompagnamento presso il pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini. Al 25enne i medici hanno riscontrato alcune contusioni e uno stato d’ansia giudicati guaribili in cinque giorni. Per il compagno, invece, non è stato necessario l’intervento dei medici. "Ci sono ancora sconosciute le generalità delle vittime a cui va la nostra solidarieta" dichiara Carlo Cremona, presidente dell’associazione "I Ken", "il clima in Campania, come in tutta Italia, sta diventando insostenibile, occorre una risposta corale delle istituzioni democratiche contro l'omofobia nella nostra regione e in città. Ora non sappiamo se v’è una strategia, ma sicuro v’è un comune modo di vedere di una parte di Italiani che 'schifa i froci' al punto che pensa giusto e naturale la persecuzione. Questo rende indispensabile una legge contro l’omofobia e maggiori risorse locali e tempi celeri per avviare percorsi istituzionali".

L'aggressione a Roma "Non è la prima volta che vengo aggredito, ma la quinta volta in quattro anni e mezzo che mi sono trasferito a Roma da Torre Annunziata". A riferirlo è Emilio Rez, gay e cantautore, che ha riferito di essere stato aggredito il 19 agosto nei pressi di piazza Re di Roma. "Questa esperienza però non mi farà cambiare il mio modo di vivere o di vestire - ha aggiunto Rez - Certo la sera quando torno a casa ho paura, ma non ho alcuna intenzione di cambiare le mie abitudini: intendo difendere il mio modo di vivere anche per chi è più debole. In questi anni Roma è diventata meno sicura, è regredita. Non si sa proprio più come vivere. Non capisco le ragioni di questa ennesima folle aggressione e comunque voglio ringraziare il circolo Mario Mieli per avermi aiutato a presentare una denuncia".

Accuse Arcigay "Ennesimo, gravissimo, episodio di omofobia" che allarma assumendo i contorni di una "vera e propria emergenza sociale". Così il presidente dell’Arcigay di Napoli, Salvatore Simioli, commentando l’aggressione subita da una coppia di omosessuali la notte tra mercoledì 26 e giovedì 27 nel centro storico del capoluogo campano. "Dopo i fatti tragici di Roma, l’accoltellamento di un ragazzo gay e l’agguato a un noto locale, e di Rimini. Napoli è la città dell’accoglienza, ma rischia di perdere questa sua vocazione - dice in una nota Simioli -. Siamo molto allarmati dalla situazione che si è venuta a creare, che sta assumendo i contorni di una vera e propria emergenza sociale".

Il presidente dell’Arcigay napoletana chiede un incontro "urgente" al sindaco Rosa Russo Iervolino per "mettere a punto una vasta serie di interventi contro l’omofobia e, soprattutto, contro ogni forma di intolleranza".

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