Napoli in delirio, adesso la coppa Uefa non è più un sogno

Un gol di Hamsik porta il Napoli a 180 minuti dall’Europa. Raggiunto il primo traguardo stagionale. Ora il preliminare il 14 agosto

Sessantamila napoletani in tripudio per un turno d’Intertoto passato. Nessuno si scalda più, da noi, per una coppa Uefa che in Italia manca dal ’99, ultimo successo del Parma. Nessuno, escluso i partenopei. L’ultima Europa del Napoli è vecchia, datata 7 dicembre ’94: sconfitta a Francoforte per 1-0, al ritorno con l’Eintracht al gol di Falkenmauer si scatenò il lancio di oggetti in campo che portò alla squalifica del San Paolo. Allora in panchina c’era Vujadin Boskov, oggi Edy Reja, altro pragmatico certo meno folkloristico.
Il più era stato fatto la scorsa domenica, 1-0 in Grecia. Il Panionios è una squadra appena dignitosa, il Napoli ha fatto in pieno il suo dovere. Ha circoscritto i rischi, seguendo appieno i dettami del suo tecnico. Il pubblico del San Paolo si diverte anche con una difesa attenta e il controllo del centrocampo. Maggio ha portato una vivacità notevole, sulla destra, Lippi non può non convocarlo, dopo le mirabilie con la Sampdoria. Si fa vivo al 13’, su incursione di Hamsik dalla sinistra, Denis non ci arriva, l’esterno tocca bene, il portiere greco si salva in corner. Prima della mezz’ora il brivido con Lampros Choutos, ex Inter e Roma, che intercetta su azione d’angolo girando da due passi, palo. Mariano Bogliacino ha deciso l’andata, si batte con ardore facendo venire in mente quando il Napoli era in C1, nel 2005, lui c’era già. Ha l’occasione per chiudere il discorso, al 35’, disegna un sinistro sporco, alzato in angolo da Krezic, e poi da fuori. Molto bravo nelle chiusure Luigi Vitale, 20 anni, richiamato dopo l’esperienza brillante in C1, al Lanciano, e candidato a una maglia titolare.
Nel secondo tempo Gargano si fa contrare due conclusioni da fuori, escono per infortuni Bogliacino (rischio di infrazione al piede) e Choutos. È il brasiliano rientrato dal prestito al Catania a essere decisivo: dalla sinistra crossa per Denis, sponda a liberare Marek Hamsik che non può sbagliare. Sfrutta l’unico acuto di Denis, l’argentino che nel Cesena aveva giocato soltanto 5 partite, 6 anni fa, e adesso non ha fatto vacanze, arrivando a Napoli appena terminato il campionato di Clausura. Quando rientrerà Lavezzi anche lui avrà dei vantaggi. Hamsik esce per l’ovazione del pubblico: compie oggi 21 anni, in questa stagione più diventare il miglior centrocampista del nostro calcio. «Siamo stati fortunati, con quel palo sullo 0-0 - dirà lo slovacco -, possiamo arrivare lontano anche in coppa». Pià ha l’opportunità di raddoppiare, arriva tardi sottoporta.


L’unico rischio per il Napoli a questo punto è di pagare dazio sul finire della stagione, com’è successo a quasi tutte le italiane che si sono imbarcate nell’Intertoto, adesso però è diverso perché praticamente c’è soltanto un turno, non più le fatiche dei primi anni, quando il Brescia e le altre debuttavano a fine giugno. Alla vigilia di Ferragosto il secondo turno preliminare Uefa (sorteggio l’1 agosto), ritorno il 28. Allora sì, sarà davvero Europa.

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