Napoli, niente casa a Saviano: "Non è gradito"

L’autore di "Gomorra", nel mirino della camorra dopo il suo romanzo, voleva un appartamento al Vomero. Lo scrittore si è rivolto a un'agenzia immobiliare, ma i proprietari decidono di non affittargli l'abitazione: "Ci dispiace, abbiamo paura"

Napoli, niente casa a Saviano: "Non è gradito"

Napoli - Cerca casa lo scrittore Roberto Saviano e chissà per quanto tempo ancora, dovrà penare, per trovarne una. Non perché vi sia penuria di appartamenti ma, semplicemente, perché la gente ha paura di avere nel proprio condominio, un coinquilino scomodo, finito da tempo nel mirino delle calibro 9 della camorra e abituato a convivere con la scorta di carabinieri. Il no a Saviano è arrivato da proprietari di case, non di Casal di Principe, capitale della camorra casertana e campana, i cosiddetti «casalesi», cui lo scrittore da tempo sta dedicando la sua attenzione, ma, dalla agiata borghesia di Napoli. Anzi, per essere precisi, dalla borghesia del Vomero, quartiere collinare di Napoli, bei palazzi, boutique importanti, conti in banca a sei zeri per migliaia di famiglie. Saviano si è rivolto ad un’agenzia immobiliare per cercare casa. Sembrava fatta, c’era un appartamento al viale Raffaello, a pochi metri dalla centralissima piazza Fanzago, nel cuore del Vomero. Ma è arrivato il primo no. Poi, il secondo, il terzo, il quarto. Ogni volta, quando l’accordo sembrava chiuso, appena il rappresentante dell’agenzia immobiliare, pronunciava il nome dello scrittore anticamorra, subito l’espressione del volto dell’interlocutore cambiava. Poi, imbarazzato, arrivava il «no, mi dispiace». Morale: niente casa per Saviano, troppo forte il timore per i proprietari, che tutti gli abitanti dello stabile, potessero restare coinvolti in un eventuale attentato all’autore di Gomorra. Addirittura, quando al viale Raffaello, si è sparsa la voce che Saviano stesse cercando casa proprio li, c’è stata quasi una rivolta. Pressioni sui proprietari di casa, per dire no allo scrittore. E cosi è stato.

Quanto accaduto a Saviano, lascia stupiti. Il no arriva da un quartiere dove è molto forte la presenza di professionisti, imprenditori, esponenti del mondo della scuola, insomma, quella società civile che, soprattutto negli ultimi quindici anni, come lo struzzo ha messo la testa nella sabbia, mantenendo un atteggiamento ossequioso nei confronti dei potenti di Napoli. Eppure, gli illustri abitanti del Vomero, che gli hanno negato il diritto alla casa, non sanno a quali vantaggi hanno rinunciato. La presenza di una scorta, tiene lontani da quella zona, ladri di appartamenti, rapinatori, scippatori, spacciatori di droga. Ma, lo scrittore, se volesse, potrebbe scegliere tra le diverse case sfitte di proprietà dell’Istituto di previdenza dei giornalisti.

Oppure, potrebbe accontentarsi di Giffoni Valle Piana (Salerno), la città del festival. Il sindaco, Paolo Russomando, infatti, gli ha offerto la possibilità di andare a vivere in una antica abitazione, recentemente ristrutturata.

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