Napoli - Il prefetto di Napoli, Alessandro
Pansa, ha convocato per le 17 una riunione straordinaria del
comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica che
sarà incentrata sui gravi problemi provocati dall'emergenza
rifiuti.
Ancora roghi La situazione resta di assoluta emergenza L'ingresso della sede dell'Inps, in via Medina, in pieno centro a Napoli è stato gravemente danneggiato da un incendio appiccato alla spazzatura accumulata da giorni. Le fiamme, probabilmente sprigionate dopo il lancio di una bottiglia incendiaria, hanno semidistrutto anche una Rover 400 che si trovava parcheggiata proprio vicino ai cassonetti dati alle fiamme. Un altro incendio è stato appiccato a due grossi cumuli di spazzatura che si trovavano a pochi metri di distanza, in via San Tommaso d'Aquino, non lontano dagli uffici della Questura che si occupano del rilascio di passaporti e vicino a piazza Municipio. Gli stessi cumuli erano stati già parzialmente incendiati nei giorni scorsi ma non rimossi. Per i vigili del fuoco è stata l'ennesima notte di superlavoro. Sono stati 84 gli incendi di spazzatura tra Napoli e provincia.
Blocchi stradali Blocchi stradali in mattinata, con cassonetti posti al centro della carreggiata, da parte di residenti che hanno protestato per la mancata rimozione della spazzatura. Una prima protesta ai Colli Aminei, poi un'altra a Porta Nolana, nei pressi della Stazione ferroviaria centrale. Qui alcuni operatori economici hanno denunciato l'impossibilita' di tenere aperti gli esercizi a causa dei cumuli di spazzatura presenti da giorni in strada.
Il Pm Ceglie: "C'è aria di sommossa" "A Napoli c'é aria di sommossa generale! Stiamo assistendo ad una situazione di una gravità estrema. E' gravissimo che bande di giovani possano scorazzare indisturbate per il centro di Napoli, rivoltare cassonetti, bloccare le arterie principali della città e, dicono, che attaccano anche quei pochi spazzini che potrebbero alleggerire un poco la gravità della situazioné", così Donato Ceglie, pm a Santa Maria Capua Vetere ai microfoni del gr Rai. "Tutto quello che succede nella città di Napoli non è mai indifferente alla camorra", sostiene il pm ed aggiunge che "bisogna smetterla con la gestione commissariale di governo e con le strutture straordinarie. I poteri devono rientrare assolutamente agli enti deputati per legge e non ho problemi a dire che la camorra imprenditrice, in una situazione come questa, ci sguazza e si arricchisce ulteriormente. Quindi - conclude Ceglie - smettiamola con le gestioni straordinarie. Recuperiamo un senso minimo della legalità e del controllo del territorio".
Laboccetta: sciogliere il consiglio comunale Il deputato del Pdl Amedeo Laboccetta, in una lettera inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, chiede "lo scioglimento del Consiglio comunale di Napoli per gravi motivi di ordine pubblico". "Da discreto conoscitore delle problematiche partenopee, anche per aver ricoperto per lunghi anni la carica di consigliere comunale di Napoli fino al 2006, ritengo che il Consiglio vada sciolto per una serie di gravi motivi. In primis, per motivi di ordine pubblico. Com'é noto da mesi - sottolinea Laboccetta - Napoli è quotidianamente paralizzata da cortei e manifestazioni, spesso anche non autorizzate, che hanno pesantemente colpito e compromesso la già difficile situazione economica della nostra città".
Per Laboccetta "inoltre, la gravissima crisi dei rifiuti urbani, le dure proteste scoppiate in alcuni quartieri periferici ed ora anche nel centro storico e nelle cosiddette zone della Napoli bene, hanno fatto pesantemente salire la tensione in città, una tensione che a mio avviso (ed anche secondo autorevoli pareri di coloro che sono deputati al controllo dell'ordine pubblico) potrebbe sfociare in forme di protesta drammatiche e convulse, visto il senso di sfiducia della maggioranza dei cittadini napoletani verso l'istituzione Comune di Napoli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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