La Lega domani a Scampia: "Nessun passo indietro"

Il coordinatore Molteni: "In piazza con eletti e militanti, no a cittadini di serie A e di serie B". Intanto la protesta anti-Salvini snobba le Sardine

La Lega domani a Scampia: "Nessun passo indietro"

La Lega non molla la piazza di Scampia mentre fallisce il flash mob organizzato dalle Sardine. I leghisti, che ieri hanno lasciato la piazza ai loro avversari, hanno annunciato l’organizzazione, per domani, di un “gazebo” a sostegno del candidato del centrodestra alle elezioni suppletive per il Senato, Salvatore Guangi. In piazza Ciro Esposito ci saranno tutti: militanti ed eletti, perché “la Lega non fa un passo indietro ma due avanti”.

È stato il segretario regionale del partito, Nicola Molteni, a chiamare i suoi all’appuntamento di Scampia, previsto per le 11 della mattinata di domani. In una nota, Molteni ha spiegato: “Non è pensabile una politica esclusiva. Così non va. La Lega ci mette la faccia, a Napoli come in tutta Italia, con il buongoverno delle nostre regioni e dei comuni amministrati dai nostri sindaci”. Quindi ha aggiunto: “Vogliamo rappresentare una forza di cambiamento, in discontinuità con la vecchia politica che ha amministrato Napoli in questi anni. I cittadini ci chiedono risposte sui temi della sicurezza, del lavoro, dell'inclusione sociale, a Scampia come al Vomero. No ad aree cittadine di promiscuità come il Vasto. Non possono esistere napoletani di serie a di serie b”. Dunque Molteni ha ribadito l’appuntamento: “Saremo in piazza sabato con i nostri parlamentari, Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello ed i nostri militanti, perché crediamo nelle potenzialità di Scampia e non accettiamo alcun veto da nessun antagonista. Non accettiamo lezioni di buonsenso. La Lega – ha affermato Molteni - non fa un passo indietro ma due in avanti e non accetta intimidazioni. Saremo in piazza a Scampia in mezzo ai cittadini".

Nel frattempo, ieri le Sardine di Napoli sono scese in piazza. Proprio a Scampia e nonostante lo slittamento dell’iniziativa leghista contro cui avrebbero voluto manifestare. Ma i resoconti del giorno dopo sono allarmanti perché, come riporta Repubblica di Napoli, poche sono state le adesioni e il banco di pesciolini che avrebbe dovuto “occupare” il quartiere si è rivelato molto meno denso di quelli che, invece, sono scesi nelle piazze dell’Emilia Romagna. La protesta anti-Salvini si è coagulata attorno ad altri gruppi, talora scettici nei confronti del gruppo delle sardine.

Se qualcosa va cambiato, e secondo gli organizzatori intervistati da Repubblica probabilmente va cercato un approccio diverso perché “siamo stati percepiti come un corpo estraneo”, occorre farlo in fretta.

Il valore delle suppletive non è “limitato” allo scranno in parlamento: questo è l’antipasto della campagna elettorale delle Regionali e soprattutto a sinistra la posta in gioco è importante perché a ballare sono gli equilibri politici tra pezzi da novanta della politica regionale (su tutti De Luca e De Magistris) e i tentativi di costruire un fronte unico da contrapporre al centrodestra.

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