Cronaca locale

Dispersione scolastica: denunce a raffica nel Napoletano

La regione Campania ha stanziato 10 milioni di euro per contrastare un fenomeno diffuso su tutto il territorio

Dispersione scolastica: denunce a raffica nel Napoletano

Non si fermano i controlli delle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica nel Napoletano. I carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania, in collaborazione con i dirigenti delle scuole dell’obbligo del territorio e con la procura per i minori di Napoli, hanno setacciato gran parte della platea studentesca dei diversi centri ai confini con la città partenopea, scoprendo una serie di irregolarità. A Sant’Antimo, sono state individuate sei famiglie che non mandavano i ragazzi a scuola; dodici genitori sono stati denunciati per inosservanza dell’obbligo di istruzione dei figli minori.

Come riporta Napoli Today si tratta di sei studenti che, pur essendo iscritti regolarmente negli istituti scolastici cittadini, non frequentavano da alcuni mesi le lezioni. I familiari hanno cercato di giustificarsi con i militari. Alcuni hanno riferito di non sapere che il figlio “marinasse” la scuola, mentre altri hanno ammesso di non mandare il minorenne in classe per paura del Covid-19. Curioso il caso di due alunne, più volte bocciate, le quali evitavano di presentarsi a scuola poiché si vergognavano del fatto di essere più grandi degli altri studenti.

I genitori sono stati tutti denunciati, mentre i giovani dovranno cominciare un percorso rieducativo con gli assistenti sociali. La dispersione scolastica è una piaga irrisolta in Campania e, in particolare, in provincia di Napoli. A tal proposito, la Regione ha stanziato oltre 10 milioni di euro per far fronte a questa emergenza. L’obiettivo è quello di sostenere i percorsi Iepf di competenza regionale.

“Dinanzi al gravissimo problema della dispersione scolastica – ha dichiarato sempre al quotidiano Napoli Today l’assessore regionale alla Formazione Armida Filippelliabbiamo deciso di investire ancora più risorse sul sistema duale, per favorire l'occupabilità giovanile e continuare una sperimentazione che in questi anni ha dato risultati molto positivi”.

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