Cronaca locale

Movida selvaggia, respinto il ricorso dei gestori dei locali

Le limitazioni sugli orari dei locali resteranno quelle stabilite nell’ordinanza in vigore dallo scorso 17 febbraio fino a giugno

Movida selvaggia, respinto il ricorso dei gestori dei locali

Il Tar della Campania ha respinto il ricorso presentato dai gestori dei locali contro l’ordinanza sulla movida firmata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, asserendo che è necessaria a “fronteggiare una situazione di forte degrado che è diventata una seria fonte di pericolo”. Le limitazioni sugli orari dei locali resteranno quindi quelle stabilite nell’ordinanza in vigore dallo scorso 17 febbraio.

La decisione del Tar

Come riportato da Repubblica, dopo aver respinto la richiesta sospensiva, la quinta sezione del Tar ha bocciato anche nel merito gli esercenti, perché ha ritenuto essere equilibrata la decisione adottata dal Comune. Come si legge: “L'amministrazione ha realizzato un ragionevole contemperamento degli interessi economici degli imprenditori del settore con l'interesse pubblico a prevenire e limitare i fenomeni di degrado urbano e di pericolo per la pubblica incolumità”. Per il Tar consisterebbe quindi in un giusto compromesso per cercare di contrastare la mala movida. Viene inoltre spiegato che una illimitata o incontrollata espansione del fenomeno può andare ad aumentare il rischio di diffusione della situazione di pericolo, con conseguenze non solo sulla vita dei residenti, ma anche sull'igiene urbana e sul controllo del territorio contro atti di microcriminalità.

Inoltre, secondo i giudici questa scelta non andrebbe a danneggiare in modo grave i gestori dei locali. Nell’ordinanza di Manfredi viene stabilita la chiusura dei locali all’una di notte nei giorni feriali e alle due il venerdì, sabato e nei festivi. Come sottolineato dal Tar, questo non preclude agli esercenti di realizzare una organizzazione differente dell'attività d'impresa. In ogni caso il provvedimento è emergenziale e resterà in vigore fino a giugno. Il primo cittadino ha avvertito:“Ora dall'emergenza bisogna passare alla normalità e mi auguro che in tempi rapidi ci sia l'approvazione del regolamento comunale". Ha poi tenuto a sottolineare che non vuole fare nulla contro nessuno e che è aperto al confronto e al dialogo. Diversamente dal provvedimento emergenziale, il regolamento non potrà stabilire limiti agli orari degli esercizi commerciali. De Iesu, assessore alla Legalità, ha sottolineato: “I residenti siano ben consapevoli di questo. Interverremo perciò sugli orari di vendita e somministrazione degli alcolici”.

Lotta alla mala movida

I comitati cittadini, soddisfatti per la decisione, hanno però chiesto maggiori controlli. Caterina Rodinò, presidente del Comitato Chiaia Viva e vivibile che si è costituito parte civile insieme al Comitato di Vivibilità cittadini, ha commentato parlando di una ordinanza non risolutiva, ma comunque di un primo passo dopo una decina di anni in cui tutto era consentito. I gestori dei baretti, che hanno chiesto un incontro al Comune, hanno invece definito la sentenza come un fallimento per la città. L’associazione Chiara Night ha affermato che “è arrivato il momento di sedersi a un tavolo per un regolamento che non punti solo a danneggiare le attività, nascondendosi dietro la motivazione della sicurezza”. I gestori si sentono presi in giro perché in questo modo per loro non è facile recuperare le perdite dovute alla riduzione degli orari. Secondo il loro punto di vista la criminalità non sparirà dalla città chiudendo prima i locali.

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