Napoli, 83enne accoltellata durante rapina: la lama ancora nel collo

L’anziana è stata pestata con violenza e poi colpita con un coltello dal suo aggressore. Dopo la grande paura i dolori lancinanti: parte della lama era ancora conficcata dietro l’orecchio, a poca distanza dalla giugulare

Napoli, 83enne accoltellata durante rapina: la lama ancora nel collo

Brutale aggressione con accoltellamento a Napoli, commessa ai danni di una 83enne durante una rapina.

Il fatto si è verificato qualche giorno fa nel rione Materdei, dove i furti negli appartamenti continuano a moltiplicarsi e spesso e volentieri proprio laddove vivono persone anziane.

L’ultima vittima è stata una donna di 83 anni di nome Vanna, che durante un pomeriggio, dopo aver aperto la porta al malvivente, è stata attaccata con una ferocia inaudita. Bloccata a terra, l’anziana ha subito un vero e proprio pestaggio, concluso con un accoltellamento. La lama affilata è affondata nella nuca della donna, e lì è rimasta, mentre la vittima è stata abbandonata a terra e sanguinante prima della fuga.

Le grida della 83enne ed il rumore prodotto durante la colluttazione hanno fortunatamente messo in allarme una vicina di casa, che ha chiesto aiuto al custode del palazzo. L’uomo è accorso sul posto, ed il suo inatteso arrivo ha messo in fuga l’aggressore.

Dopo la grande paura, a qualche giorno di distanza dal brutto episodio, Vanna ha continuato a lamentare dolori lancinanti in corrispondenza della ferita infertale col coltello dal malvivente. Grazie ad una radiografia effettuata sulla zona interessata è stato possibile individuare l’origine di quella sofferenza. Una parte della lama era ancora nel corpo della donna, per la precisione dietro l’orecchio, e si era fermata a breve distanza dalla giugulare. Grazie ad un delicato intervento chirurgico è stato possibile rimuovere il corpo estraneo, ma restano segni della grande paura e dell’amarezza per la situazione del rione di Napoli.

Tutto ciò emerge dalle parole del figlio di Vanna Francesco, riportate da “Il Mattino”. “Siamo sconvolti. Non potevamo immaginare la gravità di questa situazione. Nei primi giorni dopo l’aggressione non ci siamo accorti del problema anche perché il collo era gonfio e tumefatto. Solo la radiografia ci ha mostrato una realtà inimmaginabile.

Adesso affronteremo questa operazione con la speranza di lasciarci alle spalle questa brutta vicenda, ma la cosa non cambia nel quartiere. Sempre più anziani subiscono queste rapine in casa e ormai la cosa sta diventando sempre più frequente. Non ci sentiamo più sicuri in casa nostra”.

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