Napoli, a piazza Cavour tra rifiuti e accampamenti

Giardinetti usati come discarica dove trovano riparo dei senzatetto, senza fine il degrado di piazza Cavour a Napoli

Napoli, a piazza Cavour tra rifiuti e accampamenti

Bagno pubblico all’aperto, dormitorio per senzatetto e discarica di rifiuti. Così continua a presentarsi piazza Cavour. Nonostante gli sporadici interventi eseguiti fino ad oggi dal Comune per riportarla ad uno stato di decoro, la piazza situata a pochi passi dal centro storico di Napoli e a ridosso del Museo archeologico nazionale proprio non riesce a scrollarsi di dosso il degrado che la affligge da tempo. Solo nelle ultime settimane gli operatori di Asìa hanno provveduto a rimuovere i rifiuti dai giardini e dalla fontana del Tritone circondata dai giacigli dei senzatetto. Alle spalle della metropolitana, però, le aiuole restano invase dai rifiuti. A sporcarle sono principalmente i resti lasciati sul terreno al termine di notti passate all’aperto da chi non ha un tetto.

Tra letti improvvisati fatti di cartoni e coperte c’è chi si ferma per impellenti bisogni di cui resta traccia evidente agli occhi e all’olfatto. Ci sono valigie, maglie, bottiglie di birra e bustoni pieni che sembrano conservare qualcosa a chi in quello stesso posto deve ritornare a dormire al calare del buio. Dietro una pianta è nascosta una bicicletta per bambini. Il fetore di urina è forte. L’andirivieni di tossicodipendenti a caccia di qualcosa in mezzo a quel pattume è continuo. Poco più avanti a imbrattare la piazza sono i rifiuti lasciati dagli incivili che usano una strada costellata di negozi come discarica di rifiuti, anche speciali. Li abbandonano sui marciapiedi e intorno ai cassonetti e finiscono per ostruire il passaggio ai pedoni. I marciapiedi in alcuni punti sono completamente occupati da ingombranti, materiale di risulta e altra immondizia.

Negli spazi verdi della piazza non è raro vedere qualcuno che espleta bisogni fisiologici davanti a tutti. Nei giardinetti bivaccano diversi soggetti senza fissa dimora, la maggior parte proviene da Paesi dell’Europa dell’est, qualcuno è nordafricano. Da una settimana una coppia si è accampata davanti alla sede di un’associazione. Due materassi sono circondati da borse e valigie piene di indumenti. Poco più avanti c’è una delle due fermate della metropolitana che si trovano in piazza Cavour. “Abbiamo chiamato l’Asìa e non sono venuti”, ha detto Rosa, una volontaria dell’organizzazione, che si sto muovendo per provare a risolvere il problema, “che è igienico, ma anche di coscienza – sottolinea – perché noi siamo un’associazione di volontariato, aiutiamo le persone del Terzo mondo, e mi pare assurdo che poi non aiutiamo quelli vicino a noi”.

Le condizioni di degrado della piazza hanno spinto alcuni commercianti ad attivarsi per mantenerla pulita. Angelo da qualche mese gestisce un bar in un chioschetto situato nei giardinetti. “Ci sono molti extracomunitari - afferma - senzatetto, tante persone incivili che buttano molta spazzatura nella zona. Siamo noi che abbiamo delle attività che stiamo ripulendo un po’ l’area, facendo dei sopralluoghi di giorno e di notte, perché né l’Asìa, né il Comune di Napoli, né Napoli Servizi ci stanno danno una mano. È una zona abbandonata. Tutto quello che si vede è fatto dai pochi commercianti che hanno aderito a quest’iniziativa”. “Prima era peggio”, racconta una residente, per la quale “sembra che ci sia una sorta di ripresa, nonostante – aggiunge – ci siano topi in continuazione”. “La sera – rivela - qui non si può stare perché ci sono topi che girano cercando cibo”.

Alle sue spalle si apre quella che dovrebbe rappresentare un’area giochi per i bambini. Più di un anno fa fu vandalizzata. Oggi c’è qualche cavalluccio a molla su una pavimentazione antitrauma danneggiata e, attorno, rifiuti e disperazione.

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