Ora Napoli sogna l'Oscar (con Sorrentino)

La candidatura del film "È stata la mano di Dio" agli Oscar 2022 fa sognare tutta la città. La soddisfazione dei colleghi e non solo

Ora Napoli sogna l'Oscar (con Sorrentino)

Una prima grande soddisfazione per Paolo Sorrentino è già arrivata. Il suo "È stata la mano di Dio" è candidato agli Oscar 2022 come miglior film internazionale.

Il film sulla Napoli dell'adolescenza del regista, selezione dopo selezione, è entrato nella cinquina delle nomination annunciate ieri. In una rosa di cinque titoli, l'Academy sceglierà il miglior film non in lingua inglese nel corso della cerimonia che si terra a Los Angeles il prossimo 27 marzo.

Della cinquina fanno parte il giapponese "Drive my car" di Ryûsuke Hamaguchi, il danese "Flee" di Jonas Poher Rasmussen, "Luana: a yak in the lassroom" di Pawo Choyning Dorji (Bhutan) e "La persona peggiore del mondo" del norvegese Joachim Trier (distribuito in Italia da Teodora). Tutti film presentati e premiati in festival prestigiosi.

Una concorrenza agguerrita. Ma Sorrentino ha già di quel che gioire. "Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l'ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre", è il pensiero rilasciato a caldo all'Ansa da Sorrentino che, con grande orgolio, ha ricordato che "per arrivare fin qui, c'è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio".

La nomination è sì un riconoscimento per il regista ma, come ha affermato il sindaco della città partenopea Gaetano Manfredi, "una vittoria anche per Napoli. Siamo molto orgogliosi per la nomination. Congratulazioni a Paolo Sorrentino e a tutto lo straordinario cast".

Sull'orgoglio punta anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: "Il film 'È stata la mano di Dio' è tra i cinque titoli candidati all'Oscar come miglior film straniero. È davvero una grandissima soddisfazione e un motivo di orgoglio per tutti noi. Il sostegno della Regione Campania all'industria del cinema e dell'audiovisivo continua a ottenere successi sviluppando talenti e creatività, economia e lavoro".

Soddisfazione per la nomination è stata espressa anche dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha sottolineato come "le candidature agli Oscar di Paolo Sorrentino per la regia di 'È stata la mano di Dio', di Enrico Casarosa per la regia di 'Luca' e di Massimo Cantini Parrini per i costumi di 'Cyrano' sono un grande risultato per il cinema italiano, che si conferma in ottima salute e capace, con il suo genio creativo, di raccogliere pubblico e consensi a livello internazionale". Il ministro ha inviato "un grosso in bocca al lupo agli artisti italiani in corsa per la statuetta più ambita del cinema mondiale". "Un omaggio alla nostra amata Napoli - ha commentato il ministro per il Sud Mara Carfagna - un successo che ci rende orgogliosi".

"Sorrentino è un laureato honoris causa del nostro ateneo", ha ricordato a Repubblica Matteo Lorito, rettore della Federico II. Quest’ultimo ha evidenziato come il regista sia riuscito ancora una volta "a tradurre un'esperienza di vita realizzata nella Napoli bella e difficile della sua infanzia in un'opera d'arte e di pura poesia cinematografica riconosciuta a livello internazionale". Il rettore ha poi spiegato che Sorrentino rappresenta il talento napoletano nel mondo e "la genialità di un popolo che esprime il meglio di sé anche nelle avversità della vita".

La candidatura del film potrebbe avere un riflesso sul capoluogo campano ed il modo in cui all’estero si guarda alla città. Di questo ne è sicuro Paolo Giulierini, direttore del Museo archeologico nazionale di Napoli, che ha sottolineato che il linguaggio del cinema "come i musei, rappresenta l'identità di una cultura e quel film riesce a valorizzarla, come proviamo noi a fare nei musei. Ne viene fuori uno straordinario spaccato paesaggistico e antropologico della città. Un grande biglietto da visita anche per i turisti". In altre parole, una grandissimo spot per Napoli lanciato a livello internazionale.

A illustrare i possibili effetti sul territorio e sul mondo culturale ed artistico partenopeo ci ha pensato il produttore Luciano Stella, colui che negli ultimi 15 anni ha fatto crescere Mad Entertainment: "Quel che qui servirebbe davvero è l'industria, la produzione. Che storicamente manca. Le grandi società di produzione, anche quelle nate a Napoli, sono poi sbarcate a Roma. Sarebbe importante che, anche sulla scia di questo successo, si invertisse la rotta". Secondo Stella la nomination di Sorrentino "è già una vittoria. Anzi, è una doppia vittoria: dell'artista italiano e dell'artista napoletano, dell'alfiere dell'Italia che stavolta ha fatto un film intriso di Napoli. E Napoli è indiscutibilmente nel dna di questo grande autore italiano”.

Le reazioni del cast

Il regista, giustamente, ha celebrato a modo suo la nomination postando su Instagram la foto di un camion in autostrada con la gigantografia di Maradona accompagnata dal commento "In viaggio verso Los Angeles". Un modo scherzoso per esprimere gioia ma, forse, anche per far ribadire l’importanza delle proprie radici.

A Sorrentino sono arrivate congratulazioni da parte di molti personaggi illustri tra cui, solo per citarne alcuni, Ferzan Ozpetek, Roberto Bolle e Alessandro Cattelan.

Come racconta Repubblica entusiasmo alla notizia della nomination è stata manifestata dal cast del film, quasi tutto napoletano. Renato Carpentieri ha affermato di essere contento per la nomination perché Sorrentino "lo meritava". Soddisfazione è stata espressa anche da Teresa Saponangelo (nel film Maria Schisa): "Una gioia immensa, ho urlato anche scrivendo in chat, in tutte le chat in cui ho ricevuto e scambiato commenti con amici e parenti. E ho chiamato Paolo. Sono molto felice e spero ci sia la possibilità di andare a Los Angeles. È già una vittoria essere nella cinquina".

La stessa Saponangelo ha aggiunto che "l'idea poi di sapere che il film lo vedranno o lo hanno visto miti come Francis Ford Coppola o Robert De Niro, che sono stati i miei idoli, mi procura un'emozione grande che non si può tradurre in parole". "Sarà ancora più grande l'emozione di vederli in carne e ossa- ha proseguito l'attrice- perché è un sogno che ora sento più vicino. Ho percepito quanto questo film sia stato amato dal pubblico, abbia commosso, divertito, emozionato. Fare un'opera d'arte è bello, ma fare un'opera d'arte che sia a molti conosciuta lo è ancora di più e di questo dobbiamo ringraziare anche il fatto che è andato tutto in una piattaforma".

Dora Romano, che nel film dà il volto alla Signora Gentile, ha dichiarato che Paolo non ha bisogno di essere presentato al cospetto della Academy perché è di casa ormai. La sua qualità di regista è riconosciuta in tutto il mondo. Ma questo film ha rivelato un carattere molto intimo relativo alla sua storia personale e questa forse è la vera sorpresa che ruba l'attenzione. Di Napoli, poi, vogliamo parlare?" . L’attrice racconta di aver sperato in "questa bella notizia" e ammette di essere molto orgogliosa per aver partecipato alla realizzazione del film: "È stato un privilegio averlo fatto".

Non manca il commento di Ciro Capano, l'attore al quale è stato affidato il ruolo di Antonio Capuano divenuto particolarmente amato grazie alla frase tormentone "Non ti disunire". "Sono felicissimo, Sorrentino mi ha fatto il pieno di vita, sono contentissimo, lo ringrazio per la fiducia che ha avuto in me, affidandomi un ruolo bellissimo, che ha rappresentato la sua svolta di vita.

Gli devo tanto, gli auguro di vincere l'Oscar", ha spiegato Capano che ha, poi, evidenziato di essere emozionato al pensiero di sapere che il film sarà visto e valutato da mostri sacri del grande e piccolo schermo come De Niro o Coppola.

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