Cronaca locale

Cibo nella sporcizia e poi venduto: raffica di sequestri a Napoli

Sequestrati oltre 200 chili di pane 50 i chili di carciofi in operazioni eseguite per la sicurezza alimentare dai carabinieri tra Napoli e i comuni della provincia

Cibo nella sporcizia e poi venduto: raffica di sequestri a Napoli

Forni circondati da sporcizia, panini sfusi trasportati in furgoni sudici, un panificio abusivo scoperto all’interno di un'abitazione, carciofi cotti e venduti in strada. Sono queste alcune delle situazioni che si sono trovati davanti i carabinieri impegnati tra Napoli e i comuni della provincia in operazioni eseguite per garantire la sicurezza alimentare.

Oltre 200 i chili di pane e 50 i chili di carciofi complessivamente sequestrati. A Napoli un ambulante è stato pizzicato a vendere in strada del pane prodotto in forni abusivi. Il venditore, un 59enne del quartiere Pianura, è stato denunciato. Circa 14 i chili di pane che gli sono stati sequestrati. Li stava smerciando in via Montagna Spaccata.

Nella stessa strada i militari hanno trovato un 53enne già noto alle forze dell’ordine a vendere carciofi già cotti e senza alcuna autorizzazione. L’uomo è stato denunciato e i carciofi – 250 – sono stati sequestrati. Un’altra bancarella era stata allestita per la vendita del pane in viale Traiano, nel rione omonimo. Circa 10 i chili di pane sequestrati al venditore abusivo, un 62enne incensurato di Soccavo che è stato denunciato.

Nella parte opposta della città, a San Giovanni a Teduccio, la vendita del pane avveniva a bordo di una macchina. I carabinieri della compagnia di Poggioreale hanno denunciato un 44enne del posto e sequestrato altri 10 chili di pane. In via Stadera, invece, ne sono stati sequestrati altri 22 chili. Erano in vendita su una bancarella messa in piedi da una 45enne che offriva prodotti da forno.

Venditori di carciofi abusivi sono stati poi scoperti nei quartieri di Ponticelli e barra. A Ponticelli un uomo di 42 anni si era messo a vendere i carciofi che arrostiva davanti alla sua abitazione. È stato denunciato per vendita non autorizzata di alimenti e sono stati sequestrati 7 chili di carciofi.

Interrotta anche la vendita abusiva di carciofi che avveniva in viale della Villa Romana a Barra dove un'intera famiglia aveva tirato su un chioschetto con tanto di lato cottura e lato vendita: c’era una griglia per la cottura, poi era stato allestito un piano per l’esposizione all’aria aperta dei carciofi pronti per essere smerciati. I prodotti, esposti agli agenti atmosferici, sono stati trovati dai carabinieri in pessimo stato di conservazione e potenzialmente avrebbero potuto rivelarsi nocivi per la salute.

Dei sequestri sono stati realizzati anche nei comuni della provincia. A Caivano, in un furgone controllato dai militari della locale tenenza e del Nas sono stati trovati cesti di pane senza alcuna indicazione per la tracciabilità. Nei locali dove quel pane era stato preparato i carabinieri hanno poi fatto irruzione, trovando pezzi pronti e messi in vendita in locali impolverati e sporchi, insieme ad altri prodotti da forno. La merce era esposta senza alcuna protezione, senza confezione e senza indicazioni sulla filiera produttiva. Il titolare dell’attività è stato sanzionato per circa 1500 euro. Sequestrati circa 120 chili di alimenti.

A Giugliano in Campania, i carabinieri della stazione di Qualiano e del Nas di Napoli, hanno scoperto un panificio abusivo. All’interno di un’abitazione erano stati installati due forni a legna e c’era un’impastatrice industriale. I militari hanno accertato che i fumi di combustione creati dall’attività a nero finivano senza controllo nell’atmosfera e le acque reflue venivano scaricate nella fogna comunale. A gestire il panificio c’era un 67enne del posto già noto alle forze dell’ordine per il quale è scattata una sanzione di 6 mila euro ed è stato disposto il sequestro dell’attività.

Era invece autorizzato il panificio controllato dai carabinieri ad Afragola, ma al suo interno sono stati trovati prodotti per i quali non c’erano informazioni che ne garantissero la tracciabilità. Sono stati sequestrati 31 chili di pane. Il titolare è stato sanzionato per 1500 euro. Si è poi scoperto che nella sua attività si avvaleva di due lavoratori a nero.

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