Risonanza tra quattro mesi o esame a pagamento in due giorni: l’odissea di un malato di sclerosi

La Regione Campania ha terminato il budget di cura, anche per le prestazioni urgenti, e il centro accreditato dà appuntamento a novembre al paziente. In alternativa, per farlo velocemente, deve sborsare 800 euro

Risonanza tra quattro mesi o esame a pagamento in due giorni: l’odissea di un malato di sclerosi

Non ci sono i soldi pubblici per le prestazioni mediche urgenti e un ex poliziotto malato di sclerosi multipla si è visto negare la risonanza magnetica, un esame indispensabile per procedere con il piano terapeutico. Succede a Napoli, dove un centro privato accreditato ha riferito al paziente che la prima data utile per effettuare la risonanza è a novembre, tra quattro mesi. L’alternativa, per sbloccare l’esame in un paio di giorni, è pagare 800 euro. Un colpo basso per il 54enne, il quale ha raccontato la sua storia al quotidiano la Repubblica. “Non ho soldi – ha detto – e non so come fare, poiché in questo modo non mi posso curare”.

In realtà, per la sclerosi l’unica strada che si può seguire è sperimentale, iniettando nel corpo del paziente un anticorpo monoclonale che potrebbe arrestare il processo degenerativo. Nessuna guarigione, ma terapie per non far peggiorare la malattia. L’ex poliziotto ha scoperto di essersi ammalato tre anni fa ed è subito entrato a far parte di un protocollo sperimentale che utilizza un nuovo farmaco, l’Ocrelizumab. Quest’ultimo, va somministrato ogni sei mesi, ma prima va effettuata una risonanza magnetica di controllo di alcuni parametri.

Ed è qui che è nato l’intoppo. Il budget di cura è terminato e per eseguire gli esami strumentali, anche in urgenza, bisogna pagare il prezzo per intero. Il 54enne non ha a disposizione la cifra chiesta dal centro accreditato e, disperato, si è rivolto al giornale della riviera di Chiaia. La storia dell’ex poliziotto, in ogni caso, ha fatto breccia e, pochi giorni fa, un lettore de la Repubblica ha scritto dicendo di volersi accollare la spesa della risonanza per permettere al paziente malato di sclerosi di potersi curare.

Un gesto inaspettato e importante che ha commosso l’ex rappresentante delle forze dell’ordine. Se ci saranno ulteriori rifiuti da parte di altri centri medici del territorio, il poliziotto accetterà l’aiuto del benefattore, il quale è voluto rimanere anonimo.

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