Cronaca locale

Sequestrata in casa, picchiata e legata al letto dalla madre: l’incubo di una 21enne dell’Avellinese

La ragazza era costretta a mangiare solo una volta al giorno, restando in piedi, e non aveva la possibilità di provvedere all’igiene personale

Sequestrata in casa, picchiata e legata al letto dalla madre: l’incubo di una 21enne dell’Avellinese

Ancora violenza tra le mura domestiche. È una storia allucinante quella raccontata dal quotidiano online Irpinianews, accaduta nella piccola cittadina di Aiello del Sabato, in provincia di Avellino. Qui, una donna di 47 anni, teneva segregata in casa la figlia 21enne da ben quattro anni, maltrattandola ogni giorno. Lo stesso trattamento veniva riservato anche alla sorella, mentre i sei fratelli non venivano malmenati. Una delle due ragazze, quella meno vessata, ha trovato il coraggio di denunciare l’orrore familiare ai carabinieri della stazione locale, mettendo fine a un vero e proprio incubo. La madre è stata arrestata e rinchiusa nel carcere di Bellizzi con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate e sequestro di persona, mentre il padre è solo indagato per gli stessi reati.

La carnefice quotidianamente se la prendeva in particolare con la figlia di 21 anni, offendendola e minacciandola, ma anche impedendole (negli anni passati) di andare a scuola. La donna la legava con una catena al letto, dopo averla picchiata e obbligata a svolgere le faccende domestiche. La ragazza era costretta a mangiare solo una volta al giorno, restando in piedi, e non aveva la possibilità di provvedere all’igiene personale. Dai suoi racconti è emerso che, una volta, per punizione, la madre le avrebbe spento anche una sigaretta sul seno. A nulla erano valsi i tentativi di fuggire di casa e ogni volta i castighi dei genitori erano sempre più severi.

Adesso le due ragazze sono state trasferite in una casa protetta, in attesa del processo nei confronti dei genitori violenti. Intanto, i primi interrogatori previsti nei confronti della 47enne e del marito di 46 anni sono saltati, perché la donna si sarebbe sentita male.

A darne notizia è stato il suo legale, il quale ha dichiarato che la madre delle ragazze segregate e maltrattate è ammalata e deve essere sottoposta a cure mediche e psicologiche.

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