Tornano in libertà tre dei cinque ultras del Napoli dopo gli scontri con i tifosi del Verona

Per Carmine Cacciapuoti è scattata la misura degli arresti domiciliari. A carico del supporter azzurro resta l’accusa di aver partecipato all’aggressione e alla rapina ai danni di alcuni sostenitori della Roma, di ritorno dal match di Champions League contro il Barcellona

Tornano in libertà tre dei cinque ultras del Napoli dopo gli scontri con i tifosi del Verona

Tornano in libertà tre dei cinque ultras del Napoli, arrestati il 15 gennaio scorso in seguito agli scontri con i tifosi del Verona, in piazza Garibaldi, prima della partita allo stadio San Paolo del 6 gennaio 2018. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha revocato il carcere per quattro supporter azzurri, ma per uno di questi, Carmine Cacciapuoti, è scattata la misura degli arresti domiciliari.

A carico del tifoso partenopeo resta l’accusa di aver partecipato all’aggressione e alla rapina ai danni di alcuni sostenitori della Roma, di ritorno dal match di Champions League contro il Barcellona, nell'aprile scorso. È uscito dal carcere anche Diego Infante, per mancanza di gravi indizi, ma, con molta probabilità, anche lui dovrà scontare gli arresti domiciliari per il raid contro gli ultras romanisti.

Gli ultras Gennaro Iescone e Fabio Vegliante, invece, hanno

l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre per Tommaso Fiorillo, il quinto tifoso ancora in carcere, si attende la decisione del Tribunale del Riesame che sarà resa nota nella giornata di domani.

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